Bastia ”Guerra” dei videopoker, faccia a faccia tra il primo cittadino e i presidenti delle strutture
BASTIA UMBRA – Si apre il tavolo delle trattative nella guerra dei videopoker. Il sindaco di Bastia Umbra ha infatti convocato i presidenti dei centri sociali nell’ambito di un summit in programma per lunedì sera, alle 21, presso la sala consiliare del Comune.
“Si è parlato nelle scorse settimane molto, anche a sproposito, dei centri sociali del Comune di Bastia Umbra – è scritto in una nota diffusa dall’Amministrazione -, in particolare a margine e a commento della direttiva emanata dal sindaco Stefano Ansideri sul divieto di utilizzare le ‘new slot’ e più in generale di evitare pratiche che si accosti-no al gioco d’azzardo”.
Ora, anche per tagliare una lunghissima “coda” polemica suscita dal provvedimento, il primo cittadino ha indetto questo faccia faccia. Seppure, almeno formalmente, il tema dei videopoker non rientra tra i punti in agenda dell’assemblea. Piuttosto generico è infatti l’ordine del giorno e riguarda argomenti dell’attività dei centri sociali. Anche se appare piuttosto chiara l’i ntenzione del primo cittadino di confrontarsi direttamente con i responsabili delle strutture disseminate nel territorio comunale che hanno in gestione le sedi di proprietà comunale. ‘New slot’ e attività nei diversi centri, ma anche il ruolo sociale che, ad oltre trent’anni dalla loro creazione, svolgono tra la popolazione residente.
“Una verifica doverosa – è ancora scritto nella nota – per accertare insieme eventuali carenze o possibili omissioni che si frappongono al raggiungimento dei fini per i quali queste strutture sono state finanziate, realizzate e oggi mantenute di proprietà comunale”.
Ansideri ha fin da subito spiegato che la messa al bando delle new slot dalla strutture sociali nasce dalla considerazione che quel tipo di apparecchiature rischia di favorire fenomeni di abuso proprio delle macchinette. Dal canto loro, i centri sociali hanno bollato il provvedimento, lamentando la possibilità che tagliare queste forme di introito, rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle strutture.
“Una cosa – ha sottolineato Ansideri – deve essere chiara a tutti: ogni nostra iniziativa in questo settore non ha lo scopo di cancellare i centri sociali, ma di potenziarli e migliorarli”.

giornale-2010-07-24-pag13

Loading

comments (2)

  • NON POSSO CREDERE CHE I CENTRI SOCIALI, “CENTRI DI AGGREGAZIONE CULTURALE”, SI MANTENGONO PERCHE’ DEI POVERI CRISTI, PERDONO ANCHE LA LORO PENSIONE, PER POTER GIOCARE CON I “VIDEOPOKER”
    SAPERE CHE “IL VIZIO DEL GIOCO” SIA FONTE DI GUADAGNO INDISPENSABILE PER POTER GESTIRE UN CENTRO SOCIALE , MI TERRORIZZA.

  • Potranno anche essere centri di aggregazione, ma non esageriamo con il culturale, di culturale non c’è niente, anzi tutt’altro.
    Ci sarebbe da ridire anche sull’educazione che viene insegnata ai ragazzini nei campi di calcio.
    Facciamo un mea culpa che è meglio.

comments (2)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.