Assisi: la Guardia di finanza denuncia un cinese. La merce era destinata a clienti ‘selezionati’

di ENZO BERETTA
ASSISI –IL «GRAN BAZAR» della contraffazione aveva messo le radici nella zona industriale di Bastia. Borse, trolley e portafogli delle più svariate marche (Alviero Martini, Louis Vuitton ma anche Desigual) sono stati rinvenuti e sequestrati dalla Guardia di finanza in un magazzino al quale accedeva un cinese di 42 anni denunciato dalle fiamme gialle. Nei suoi confronti l’accusa è di ricettazione ma anche di aver commercializzato prodotti contraffatti. Sono 400 i pezzi ai quali la tenenza di Assisi ha messo i sigilli. Andiamo per ordine.
LA GUARDIA DI FINANZA, come spiegato dal generale Vito Augelli, punta i riflettori sui prodotti ‘taroccati’ che arrivano in Umbria per essere rivenduti a basso prezzo, arrecando un danno consistente alle aziende dell’alta moda. Queste ultime, per sopportare qualità, tasse e spese pubblicitarie, mantengono prezzi assai più elevati rispetto a chi importa prodotti scadenti senza alcuna certificazione di garanzia. Già in passato quel «bazar» di grandi dimensioni alla periferia di Bastia era finito nel mirino degli investigatori. Nei precedenti controlli di routine, però, non erano state riscontrate irregolarità. Stavolta, invece, le cose sono andate in maniera diversa: al termine di alcuni pedinamenti i militari della tenenza di Assisi hanno scoperto che W.Y., un cinese di 42 anni, titolare del magazzino, aveva occultato in un fondo commerciale vicino al suo negozio «numerosi capi contraffatti che proponeva unicamente a una fidata e riservata clientela». Nelle ultime ore gli investigatori, durante il servizio di appostamento, hanno sorpreso il commerciante proprio mentre entrava nel nascondiglio per ritirare i borselli di finto lusso. I militari lo hanno seguito e hanno rinvenuto centinaia di prodotti di prestigiose marche, «tutti abilmente contraffatti». E’ dunque scattato l’immediato sequestro dei beni «illecitamente detenuti», insieme alla denuncia del cinese. Le ipotesi di reato contestate vanno dal commercio di prodotti contraffatti alla ricettazione. «Tutelare i mercati dall’invasione di prodotti falsi, di provenienza incerta o non sicuri per i consumatori è necessario per assicurare l’incolumità dei cittadini – riferiscono dal comando provinciale di Perugia – nonché per tutelare l’economia sana del Paese: in questa cornice si colloca l’attività svolta dalla tenenza di Assisi, nel contrasto alla contraffazione e a tutela dei mercati».

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