La fiera si è chiusa con uno “sbigliettamento” di 40 mila presenze nella solo giornata di ieri
Code e slalom tra i parcheggi Operatori e famiglie si lamentano della viabilità e delle aree di sosta
La star della mostra Dodo, un toro di cinque anni dal peso di 1.350 chilogrammi
di Sabrina Busiri Vici
BASTIA UMBRA Domenica di grandi numeri ad Agriumbria. La mostra nazionale di agricoltura, zootecnia e alimentazione ha chiuso i battenti registrando nella sola giornata di ieri il record di 40 mila presenze. “Per contatti, ordini e presenze – dice Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – Agriumbria si pone come la seconda fiera della carne in Italia, dopo Verona, e la prima della zootecnia tanto che la Fiera del Levante ha chiesto collaborazione ad Agriumbria per organizzare la sezione di zootecnia nella prossima edizione di Agrilevante che si terrà a Bari a otto bre”. Nella giornata di ieri un altro indice di vitalità è arrivato dall’asta chianina: otto su otto. Ovvero, su otto capi di bestiame presentati, tutti sono stati venduti, di questi si è aggiudicato il primo posto nella competizione nazionale della razza. Se gli espositori sono 600 e provengono da ogni parte d’Italia, il pubblico, in crescita di anno in anno, è sempre più variegato. Non è, infatti, composto solo da operatori di settore, ma anche da tante famiglie con bambini. Unico neo: raggiungere il centro fieristico a causa del traffico in tilt, per i lavori in corso sulla E45, e i problemi di parcheggi che costringono allo slalom tra le auto.
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