Presentata la 44esima edizione dell’evento che si svolgerà dal 30 marzo a Umbriafiere
BASTIA UMBRIA – «Agriumbria è una delle manifestazioni agricole più importanti a livello nazionale: la grande partecipazione degli espositori, in un periodo di crisi economica, dimostra che è ben fatta e funziona».
Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Femanda Cecchini, intervenendo ieri a Perugia alla presentazione della 44/a edizione di Agriumbria, in programma all’Umbriafiere di Bastia Umbra dal 30 marzo al primo aprile. «Saranno presenti circa 400 espositori nei 60.000 metri quadrati (25.000 coperti e 35.000 scoperti) degli spazi fieristici – ha annunciato Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere spa – e “il tutto esaurito” testimonia la qualità della manifestazione e la voglia di reagire del comparto agrozootecnico in un periodo di crisi economica”.
Il presidente di Sviluppumbria, Calogero Alessi, ha ricordato che «Umbriafiere è da alcuni anni in attivo e non è un baraccone a carico dell’erario: produce utili perchè la gestione è efficiente. In questo contesto Agriumbria mantiene il suolo di punto di riferimento del settore». Per l’assessore provinciale Roberto Bertini «gli operatori, in un momento di crisi, scelgono Agriumbria perchè sanno che è la fiera più importante del territorio». E intervenuto anche Carlo Catanossi, presidente del gruppo “Grifo Agroalimentare”, ricordando l’accordo tra l’azienda e Agriumbria che «rappresenta una scommessa già vinta. Alla base c’è la volontà di promuovere l’Umbria».
La meccanizzazione agricola è il settore espositivo che propone soluzioni tecnologiche di indubbio valore innovativo. $ numerosa la partecipazione di ditte costruttrici di mezzi meccanici e attrezzature per l’orticoltura, il giardinaggio e il verde pubblico e privato. La zootecnia rimane protagonista di Agriumbria 2012 con mostre, rassegne, concorsi e manifestazioni collaterali. Nell’ambito delle manifestazioni zootecniche di Agriumbria è da segnalare la 27/a Mostra nazionale dei bovini di razza Chianina iscritti al Libro genealogico nazionale, organizzata dall’Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne in collaborazione con le Associazioni regionali e provinciali di Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto, che vede la partecipazione di circa 150 riproduttori provenienti dalle migliori aziende delle province di Perugia, Terni, Arezzo, Siena, Firenze, Livorno, oltre che dal Lazio e dal Veneto.
L’evento espositivo prevede la consueta gara di giudizio riservata agli studenti degli Istituti tecnici agrari. Oltre alla Chianina, protagonista tradizionale di Agriumbria, e alla Romagnola, saranno presenti in fiera anche le altre razze bianche,Marchigiana, Maremmana e Podolica, esposte nell’ambito dell’allestimento Aia Italialleva. Ad Agriumbria saranno presenti non solo bovini da carne, ma anche da latte, in rappresentanza di 158 allevamenti umbri dei quali 129 (82%) iscritti ai controlli funzionali svolti dall’Associazione regionale allevatori (Ara). La produzione annuale di latte è di oltre 610.000 quintali, prevalentemente conferita e lavo-rata alla Grifo Latte. La Ara, in collaborazione con l’Associazione nazionale allevatori delle razza da latte Frisona italiana (Anafi), organizza un meeting regionale al quale parteciperanno capi di Frisona selezionati di elevato livello genealogico, provenienti da sei allevamenti dell’Umbria, che rappresentano il risultato del miglioramento genetico condotto su questa razza anche in questa regione. Agriumbria sarà dunque un punto di incontro di eccellenze, ma anche un momento di confronto per individuare le strategie che il comparto dovrà seguire per lasciarsi la crisi alle spalle.
RE. PE.
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