In servizio al commissariato di Assisi, dal 15 aprile è irreperibile. Verifiche sugli orari: nessun convoglio quella sera
Piero Barbano visto l’ultima volta a Roma, disse che sarebbe tornato a Perugia
di LUCA FIORUCCI
ASSISI – L’ultima volta è stato visto a Roma, intorno alle 22.30 di venerdì 15 aprile. Pochi minuti dopo, aveva già spento il cellulare che non ha più riacceso. Sembra essere scomparso nel nulla il sovrintendente di polizia Piero Barbano, in forza al commissariato di Assisi. Ma non con quel treno che ha detto di dover prendere,sempre il 15 aprile, per tornare a Perugia. La Procura della Repubblica indaga sulla sua sparizione,il fascicolo contro ignoti sarebbe stato aperto con l’ipotesi di istigazione al suicidio. Gli accertamenti sono in pieno svolgimento da parte dei suoi colleghi del commissariato, su delega del pm. Negli ultimi giorni sono state sentite le persone con le quali Barbano aveva avuto contatti negli ultimi giorni prima di scomparire.A partire dalla ex moglie,alla quale aveva inviato un sms dal contenuto “sospetto”, quasi un addio a rileggero alla luce della sua scomparsa. Ma quelle poche parole, inizialmente non avevano destato particolare preoccupazione nella donna, visto che in altre occasioni avrebbe ricevuto messaggi dal contenuto analogo.Sentite anche amiche dell’uomo e la donna alla quale la sera del 15 aprile il sovrintendente aveva restituito l’auto che gli aveva affittato. “Ma come torni a Perugia?” gli aveva chiesto l’amica a cui Barbano aveva risposto dicendo di non preoccuparsi perché avrebbe preso il treno.Ma, è stato accertato, treni per Perugia intorno a quell’ora non ce ne sono. E’ rimasto a Roma?Ha preso un altro treno per una destinazione differente? Ha deciso di compiere un gesto estremo?Possibilità che non verrebbero al momento escluse dagli investigatori,che stanno prendendo in esame traffico telefonico e tabulati del cellulare dell’uomo alla ricerca di ulteriori elementi utili alle ricerche.L’allarme per la scomparsa di Piero Barbano è scattato all’alba di domenica. Sabato alle 19 avrebbe dovuto prendere servizio al commissariato. Ma i colleghi non l’hanno visto arrivare. Il fatto che non avesse avvisato di un eventuale ritardo è stato subito ritenuto anomalo. Di solito era sempre puntuale, anzi in anticipo.Se lungo il tragitto da Perugia ad Assisi (il sovrintendente alloggiava nella questura di Perugia) avesse aveva intoppi si premurava di avvisare immediatamente.Quella sera, sabato 16,non era successo. I colleghi del commissariato avevano chiamato ospedali e altre forze dell’ordine per capire se Barbano fosse stato rimasto coinvolto in un incidente. Ma niente.Scomparso. Con il cellulare staccato,pistola e manette di ordinanza lasciate nel suo alloggio, insieme a un messaggio ritenuto “strano”. Qualche ora dopo, all’alba di domenica,il fratello di Barbano, carabiniere in servizio a Roma,aveva sporto denuncia per la scomparsa. Barbano, originario di Viterbo, era in servizio ad Assisi dal 2009. Una persona riservata,lo descrivono i colleghi, un poliziotto serio e responsabile.
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