Leggiamo con vero rammarico la notizia apparsa oggi sui quotidiani locali, circa la presa di posizione di Piero Mignini, di non candidarsi alla ovvia carica di segretario provinciale del Partito Democratico.
Si, ovvia, perché Mignini ha iniziato un percorso poco più di un anno fa, di questo difficile traghettamento dai DS e DL, verso questo magnifico progetto che è il PD, un partito diverso, aperto a tutti coloro che si sentono liberi, liberi di pensare, liberi di interpretare un ruolo nuovo nello scenario politico nazionale.
Piero Mignini è stato il garante di questa forte novità, le primarie, i circoli, che vedono tanta gente nuova, giovani meno giovani, anche veterani della politica, ma tutti quelli che hanno un unico obiettivo comune, quello di interrompere i poteri forti che opprimono il libero pensiero e gli interessi di partito, per meri interessi personali.
La storia si ripete, la strategia del terrore, il ricatto che senza di noi non si vince, il mantenimento di lobby trasversali che garantiscono il potere a pochi, forse portano a certe improvvise candidature destabilizzanti.
Candidature legittime in clima di libertà e democrazia, ma non crediamo possibile che uomini che hanno avuto brillanti carriere politiche, giunte ai massimi livelli, si prestino a questi giochi.
Verosimile è invece, che qualcuno dei poteri forti abbia spinto con forza questa candidatura, affinché si rimettesse in discussione quel processo, lento, ma inesorabile che Mignini ha iniziato insieme a tutti i circoli del territorio, circoli che non hanno mai avuto ingerenze alcune da parte del segretario, anzi incentivati ad essere liberi nelle scelte.
Il ritiro della candidatura, da parte di Piero Mignini, è una ulteriore dimostrazione di umiltà e attaccamento al partito, ma questo non è possibile da parte sua, perchè deve necessariamente finire un percorso fino al prossimo congresso, solo allora saranno maturate le condizioni per un cambiamento VERO!
Segreteria PD Bastia Umbra
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