BASTIA UMBRA – Si chiama “Metoo” il gruppo di professionisti di Bastia Umbra che rivoluziona il modo di progettare: al contrario delle normali associazioni o gruppi di lavoro, Metoo parte prima dalle esigenze delle persone diversamente abili per andare a creare il progetto che sarà, ovviamente, accessibile a tutti. Fondato dal professore e designer Franco Pasqualoni e dall’architetto Matteo Rossi, il gruppo si avvale dell’intervento di diverse figure professionali come ad esempio ingegneri, architetti, geometri e di varie associazioni di disabili. «Facciamo progetti per larga utenza – afferma il fondatore Pasqualoni – significa abbattere definitivamente le barriere fisiche e sensoriali, creare prodotti o servizi che non facciano più distinzioni tra le persone, che siano quin – di utilizzabili allo stesso modo da normodotati, anziani, bambini e disabili; tutte queste sono categorie – continua l’ideatore Pasqualoni – contenute all’interno del documento Icf, classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, nella Convenzione Onu firmata dalla quasi totalità dei Paesi del mondo. L’obiettivo è quello – afferma Pasqualoni – di creare servizi, urbanistiche, architetture pubbliche e private, oggetti di design e di uso quotidiano, centri ed edifici storici, parchi, stabilimenti balneari, allestimenti fieristici e museali, esercizi commerciali e tanto altro, fruibili indistintamente ed in modo corretto da tutti, senza alcun tipo di impedimenti nè fisici nè mentali». Così è stato creato ad esempio il forno 24 funzioni, con comandi a sensore, che può essere utilizzato anche dai portatori di handicap ipovedenti e non vedenti, che ha il prezzo di un forno normale ma in più ha diverse funzioni. O, ancora, stato realizzato il prototipo di un pulsante elettromagnetico che si attiva solo sfiorandolo, con le dita delle mani o dei piedi, senza bisogno di schiacciarlo, e serve per dare corrente ai vari interruttori di casa.
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