Quasi nessuno decide di convivere. A Bastia sono soltanto tre le coppie di fatto
Matrimoni, gli assisiati non lasciano il rito religioso
A Bettona invece la metà degli sposi sceglie il civile


MATTEO BORRELLI


ASSISI – Il matrimonio? Meglio tradizionale, in chiesa con l’abito bianco e la marcia nuziale.
E anche la scelta del coniuge ricalca il vecchio proverbio che recita: “mogli e buoi dei paesi tuoi”.
Secondo i dati diffusi dall’Istat, infatti, su 300 matrimoni celebrati nel Comune di Assisi, soltanto il 24% è stato con rito civile e, tra questi, soltanto il 14% ha visto protagonisti una coppia formata da un coniuge straniero.
Ad Assisi, dunque la tendenza è quella del matrimonio tradizionale. Tra l’altro sono poche anche le convivenze nel territorio, soltanto 86. Il rito religioso continua, dunque, a tenere banco, nelle decisioni delle giovani coppie che scelgono di metter su famiglia. Ma il fenomeno non riguarda soltanto Assisi ma, in linea generale, tutto il comprensorio. Il numero di matrimoni celebrati nel Comune di Bastia, pur essendo inferiore a quello di Assisi, lascia trasparire chiaramente la voglia di matrimonio in chiesa. Su 61 riti celebrati, in base ai dati Istat, infatti, il 37,7 % è stato celebrato solamente con la cerimonia in Comune. Anche nella scelta del partner, la tendenza è quella di essere entrambi italiani, anche se in misura maggiore rispetto ad Assisi: soltanto il 21,3% delle unioni vede infatti almeno un coniuge straniero. La restante percentuale è data anche da persone che hanno alle spalle un matrimonio fallito e che non potrebbero, per questo motivo, sposarsi nuovamente in chiesa. Ma c’è anche chi, per scelta e non per necessità, decide di celebrare soltanto il rito civile invece che un matrimonio religioso.
Quasi nessuno, invece, ha scelto di convivere. Soltanto 3, infatti, le coppie registrate come conviventi a Bastia.
Un dato particolare che mostra, malgrado Bastia sia più popolosa di Assisi, come l’attaccamento alla tradizione, almeno in termini di famiglia e matrimonio sia più radicata. Continuando ad analizzare i dati del territorio ce n’è uno davvero particolare, quello di Bettona. La metà dei matrimoni è stata infatti celebrata con rito civile e non con il religioso. Inoltre, la stessa percentuale di coppie che si sono sposate è formata da stranieri.
In questo caso è probabile che si tratti di sposi di religioni diverse che vogliano ciascuno
mantenere il proprio credo. Anche nella cittadina fondata dagli Etruschi, tuttavia, si preferisce sposarsi piuttosto che convivere. Soltanto due coppie, infatti, sempre secondo i dati dell’Istat, hanno scelto la strada dello stare insieme e del vivere sotto lo stesso senza però celebrare alcun tipo di matrimonio.
Una particolare casistica che lascia pensare come la tradizione sia particolarmente radicata nell’Assisiate e come sia preferibile sempre la strada di una famiglia tradizionale, anche con un rito civile piuttosto che la convivenza.
Uno dei motivi principali è sempre la necessità e la voglia di dare ai propri frgli una situazione ritenuta più stabile rispetto ad una convivenza e ad una famiglia di fatto.

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