Giovanissimi Regionali A2 girone A Dopo la serie D conquistata dalla prima squadra tocca ai ragazzi di Fiorucci festeggiare l’approdo in A1
L’allenatore: “È stata una stagione ricca di soddisfazioni, siamo orgogliosi dei nostri campioni”
BASTIA – Di motivi per festeggiare la Bastia calcistica ne ha tanti. C’è la serie D conquistata dalla prima squadra, gli ottimi risultati di tutte le formazioni giovanili e, tra queste, la promozione in A1 dei Giovanissimi di Giovanni Fiorucci. A raccontarla l’artefice del trionfo biancorosso. “Già è stata una stagione ricca di soddisfazioni per la società e aver contribuito, nel nostro piccolo, con la vittoria del torneo di A2 non può che renderci orgogliosi”. La stagione Un traguardo per nulla scontato alla vigilia anche se i numeri (62 punti conquistati in 24 gare frutto di 20 vittorie e 2 pareggi, 114 gol fatti e solo 21 subìti) potrebbero far pensare il contrario. “Siamo partiti con tanta voglia di far bene, come giusto che sia qui a Bastia, ma da lì a dire di vincere il campionato ce ne passa…Per di più dovevamo reinventarci il centrocampo dopo le cessione di ben 6 ragazzi al Perugia. Le prime amichevoli non sono state il massimo (sorride, ndr) ma dopotutto servono proprio per provare e testare ciò che sarà, e per fortuna durante la stagione la musica è cambiata”.L’esordio in campionato con l’Atletico Gubbio (4-4) e poi le goleade, tante, e 2 sole sconfitte incassate in 24 gare,i momenti da ricordare non mancano di certo… “La partita col Gubbio ha rappresentato una tappa importante nel nostro percorso di crescita, un incontro che non siamo riusciti a vincere nonostante le tantissime occasioni da gol. Il motivo? Semplice, in campo non c’era una squadra ma un gruppo di solisti… Al di là della vittoria del torneo, la soddisfazione più grande da allenatore è aver fatto di questo gruppo una squadra. E, infatti, da quando abbiamo iniziato a ragionare e giocare come una squadra sono arrivate le gioie più belle, come la vittoria di Umbertide contro la Tiberis. Quanto alle sconfitte, va dato il giusto merito a Gualdo e Magione – due ottime compagini e il loro campionato è lì a dimostrarlo (rispettivamente seconda e terza, ndr) – brave a metterci in difficoltà”.Una chiamata dall’Inter E le note liete non finiscono qui. Pierre Desiree Zebli, uno dei protagonisti di questa impresa, si è guadagnato l’attenzione e la fiducia dell’Inter, una “chiamata” che premia il lavoro dell’intero settore giovanile. “Senza dubbio, quando un ragazzo riesce ad emergere l’orgoglio è di tutta la società. Come suo allenatore non posso che fargli i migliori auguri.Quanto al settore giovanile,ma non solo quello visto ciò che sono riusciti a fare gli uomini di mister Scarfone (tecnico della prima squadra, ndr), quest’anno tutto ha funzionato alla perfezione:hanno vinto i Giovanissimi,in A1 gli Allievi sono stati protagonisti ed anche i più piccoli hanno dimostrato il loro valore tenendo alta la bandiera biancorossa. Che dire… un anno indimenticabile”.La dedica “Naturalmente se oggi siamo qui a festeggiare questo successo il merito è dei ragazzi, alla fine sono loro che scendono in campo.Ed è proprio a loro che vorrei dedicare la promozione in A1, per l’impegno e la passione con cui hanno affrontato questa avventura lunga nove mesi. Ringrazio la società per la bella opportunità che mi ha dato, Moreno Marchi (responsabile del settore giovanile biancorosso,ndr) per la fiducia e l’appoggio, soprattutto nei momenti più difficili, e chi con me ha seguito la squadra, programmando il lavoro fisico senza lasciare nulla al caso, Matteo Tortorella, il nostro preparatore atletico.
di Giuseppe Criasia

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