di ADRIANO CIOCI
BASTIA – L’economia del territorio ha ancora ottime carte da spendere. I dati forniti dall’assessorato comunale di formazione e lavoro sembrano fugare dubbi ed incertezze intorno allo stato di salute delle aziende locali.
«Siamo in controtendenza rispetto ad altre aree – dice l’assessore Luigi Tardioli – Nell’ultimo trimestre lo sportello del lavoro ha registrato da parte di aziende del comprensorio 308 richieste di attività di ricerca e selezione dei lavoratori. Le aziende hanno vagliato ben 1304 c.v. e tra questi sono stati accettati ed assunti ben 303 nuovi lavoratori. Sono dati importanti che, analizzati, forniscono informazioni ben precise sullo stato produttivo ed economico delle nostre imprese. La problematica che inoltre emerge è quella che molti aspiranti lavoratori sono immigrati non italiani, provenienti dal sud Italia».
Interessante è l’analisi della distribuzione della stessa forza nel territorio ed allora il primo dato che emerge è quello che il cittadino bastiolo o comunque del territorio, se giovane sotto i 25 anni trova subito una occupazione purché abbia esperienze di studi o in aziende in materie tecniche. «Le maggiori richieste che il nostro ufficio vaglia – aggiunge Tardioli – non riguardano solo i bassi profili, assolti sempre da lavoratori del mezzogiorno o stranieri, ma anche profili alti con competenze specifiche e di livello. Fino all’anno scorso l’edilizia ha richiesto diversi lavoratori impegnati nella ricostruzione post sisma, i quali poi si sono riconvertiti agli imprenditori locali. Altro punto di forza nel nostro territorio sono le strutture ricettive e ristorative che per nove mesi all’anno attirano e soddisfano oltre 400 dipendenti stagionali, con largo utilizzo del sesso femminile. I cittadini extra comunitari occupano i posti di lavoro considerati più faticosi».
Anche sul fronte della formazione ci troviamo davanti ad una realtà in evoluzione: «Stiamo cercando di valorizzare – conclude Tardioli – il tessuto lavorativo e produttivo bastiolo, con dei corsi che oltre ad aumentare il proprio bagaglio culturale consentono la crescita dei lavoratori in senso professionale. Un soggetto espulso dal sistema produttivo e senza lavoro da un anno ha l’obbligo di frequentare corsi di aggiornamento e di qualifica che gli permettono di muovere la sua attività e di non chiudersi in se stessi. Grazie al fondo sociale europeo questo è possibile e Bastia Umbra è tra i comuni più grandi quello che riesce ad intercettare i migliori bandi di qualificazione o formazione professionale della provincia di Perugina. Ovviamente i corsi sono completamente gratuiti».
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