— BASTIA UMBRA — LA SCUOLA media ‘Colomba Antonietti’, unico istituto di questo livello nel territorio comunale di Bastia, può tornare ad essere scuola di ottimo livello formativo, come era un tempo, nonostante i profondi cambiamenti intervenuti. L’istituto, che ha sede in viale Umbria ormai da 50 anni, riprenderà l’attività didattica a settembre come tutte le altre scuole, con i suoi 570 alunni.
Sono passati i tempi in cui per la carenza di aule, nei primi anni del terzo millennio, alcune classi erano state temporaneamente dislocate altrove. «Oggi la struttura con le sue 24 aule e i relativi laboratori, rimbiancate e modernizzate dall’amministrazione comunale — spiega il dirigente scolastico Lucio Raspa — è sufficiente ad accogliere gli iscritti, molti dei quali sono figli di immigrati sia italiani, sia stranieri. Nei mesi estivi abbiamo iscritto 5 ragazzi provenienti dalla regione Campania». Ecco dunque un problema sconosciuto negli anni Ottanta, quello dell’integrazione che riguarda gli stranieri, per i quali opera una commissione di docenti, come per gli immigrati italiani, che per la gran parte provengono dalla Campania e dalla provincia di Napoli in particolare.
«La scuola — rileva Raspa — è un elemento che può favorire l’integrazione di queste famiglie nel tessuto urbano del Comune. Le diversità esistenti, siamo convinti, possono contribuire a migliorare la qualità dei rapporti interpersonali e dei risultati individuali». Raspa è dirigente titolare dell’Istituto comprensivo di Deruta è a Bastia come reggente. «Non so se sarò confermato anche per il prossimo anno, che qui come altrove vedrà alcuni cambiamenti come quello imposto dalla Legge Finanziaria che, superando l’organizzazione tradizionale delle scuole elementari, medie, ha imposto ovunque gli istituti comprensivi, come parametro operativo di riferimento al di là delle sedi più o meno adeguate a questo fine».
Massimo Stangoni

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