Bastia

Zona industriale, si cambia

L’assessore Antonini illustra le procedure. Attenzione all’ambiente


A Ospedalicchio programmazione negoziata con le ditte


BASTIA UMBRA – Programmazione negoziata per la nuova zona industriale di Ospedalicchio; questa la procedura innovativa che vena presentata dall’assessore Giorgio Antonini in consiglio comunale martedì 5 alle 17. Niente più Pip per il futuro insomma, a patto che gli industriali sappiano sfruttare l’opportunità, molto probabilmente creando un nuovo consorzio simile al Bep; altrimenti il piano di insediamento produttivo potrebbe sempre essere tirato fuori dal cassetto. Le condizioni sono per alcuni aspetti realmente innovative, Niente più espropri; l’amministrazione non sarà costretta a sborsare quantità notevoli di denaro per acquistare lotti da rivendere successivamente, magari ai proprietari originari creando situazioni di apparente discriminazione Ogni proprietario entra in gioco col proprie terreno, lasciando all’amministrazione due lotti gratuiti che verranno messi in vendita con relativo bando. In questo modo si calmierano i prezzi. Coloro che andranno a comporre la nuova area industriale hanno già ricevuto una lettera dall’amministrazione e entro 90 giorni dovranno replicare con una proposta. Ci sono le opere di urbanizzazione da organizzare, secondo regole ben precise. “La programmazione negoziata verrà accompagnata da un protocollo relativo alla qualità architettonica e ambientale -spiega l’assessore Antonini – In particolare si chiederà di diminuire il consumo di acqua potabile e recuperare quella piovana, ridurre l’impiego di energia studiando fonti di produzioni alternative, provvedere al riciclaggio dei rifiuti e riservare ampio spazio a zone verdi, con tanto di pista ciclabile. Questo per caratterizzare posltivamente il paesaggio e evitare che i capannoni si susseguano in modo antiestetico”, A questo punto manca solo che i proprietari dei nuovi trenta lotti si rimbocchino le maniche insieme; e le ditte già presenti? “Si possono tranquillamente inserire nel progetto” assicura Antonini.
Alberta Gattucci

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version