Saranno controllati i tempi di attuazione e il rispetto del regolamento per il progetto economico realizzato
BASTIA UMBRA – Parte la verifica dello stato di attuazione della zona PIP a sud della superstrada.
A che punto siamo? Questa è la domanda a cui darà risposta, a sei anni dall’approvazione del piano, l’iniziativa presa dalla giunta su proposta dell’assessore Tabarrini.
La verifica è rivolta a rilevare lo stato di attuazione dei progetti presentati a suo tempo e che erano alla base dei punteggi per formare al graduatoria di assegnazione. E’ evidente che dopo sei anni, se ci sono ancora lotti dove i lavori non sono ancora iniziati, qualcosa non ha funzionato. Riuscirà la verifica a farci capire cosa?
L’assessore Tabarrini ritiene di sì e dichiara: “Considerate le motivazioni e le finalità del “ P.I.P.“ che non sono solo urbanistiche ma anche economico–sociali che determinarono la scelta per l’attivazione di tale strumento e che sono specchio d’ esigenze di pubblico interesse quali, a titolo esemplificativo, l’incentivo all’iniziativa economica, l’aumento della produttività, la creazione di nuovi posti di lavoro, la creazione degli indotti economici tali da favorire le migliori condizioni per lo sviluppo del sistema economico locale. Abbiamo attivato una puntuale e precisa ricognizione a distanza di circa sei anni in considerazione dei contratti a favore degli assegnatari dei lotti ed i programmi facenti parte delle rispettive domande d’ assegnazione, per conoscere il livello d’ attuazione di detta zona industriale. Qualora i lotti assegnati agli imprenditori –prosegue l’assessore – non venissero, in tempi brevi attivati oppure, qualora fossero oggetto di mutazione della loro destinazione, o non venissero ottemperate le condizioni dell’ assegnazione imposte dalla legge, dai regolamenti e dai contratti, si verificherebbe l’elusione delle finalità del PIP. L’ Amministrazione Comunale –conclude Tabarrini- individua oggi in questa revisione una nuova opportunità di sostegno allo sviluppo in considerazione anche di una ipotesi di tenue ripresa economica che s’intravede all’ orizzonte e che da sempre soggetto attento ed attivo cerca di incentivare incrementare, vista la freschezza della classe imprenditoriale bestiola e per il bene del nostro territorio e del nostro tessuto produttivo”.
I lotti furono assegnati ai richiedenti seguendo una graduatoria formatasi in base al regolamento del PIP il quale prevedeva diversi punteggi che risultavano la somma di alcuni parametri tra cui il tipo di attività e l’incremento occupazionale; inoltre, il contratto di assegnazione prevede tempi certi per l’inizio dei lavori e l’impossibilità di cedere il terreno o affittare i locali prima di dieci anni dall’assegnazione.
Dalle dichiarazioni dell’assessore si deduce che verrà effettuata una attenta analisi per verificare se gli attuali assegnatari stanno rispettando i tempi di attuazione e anche il progetto a suo tempo presentato che ha contribuito in maniera determinante al formarsi della graduatoria.
Francesco Fratellini
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