Bastia

«Zona industriale, le irregolarità sono troppe»

 BASTIA DOPO LE DIMISSIONI DI ANTONINI FRATELLINI (FI) SUONA LA CARICA 
 
— BASTIA —
LE DIMISSIONI di Moreno Antonini (Ds) da consigliere comunale e, quindi da presidente della commissione urbanistica, in seguito alle irregolarità emerse in un lotto dell’area industriale della Antonini Srl, di cui Moreno è comproprietario al 50%, hanno aperto un confronto che non si è esaurito nel dibattito in Consiglio comunale. La questione sollevata, infatti, investe la gestione della nuova zona industriale tra Bastia e Santa Maria degli Angeli, che è stata assegnata in base ad un Pip (piano di insediamenti produttivi), con la procedura di un concorso pubblico. Francesco Fratellini, coordinatore di Fi che con la segnalazione aveva attivato i controlli amministrativi che hanno evidenziato le irregolarità, torna sulla vicenda per rivendicare ‘legalità’ a 360 gradi. Non solo sul caso in questione, ma in qualsiasi altro nel quale non siano state rispettate le regole del Pip. Si domanda Fratellini: «È regolare che alcuni richiedenti siano stati esclusi perché il progetto di altri ha avuto un punteggio più alto in graduatoria per la bontà del ‘Business plan’ presentato e invece oggi svolge un’attività diversa? Oppure, chi è risultato primo in graduatoria magari poi ha venduto il lotto attraverso una discutibile cessione di un ramo di azienda che mai ha operato a Bastia?». Ipotesi per ora immaginarie, ma che aprono scenari tutt’altro che rassicuranti sulla gestione di una zona industriale che, nelle intenzioni di tutti, avrebbe dovuto favorire investimenti industriali e portare ricchezza al patrimonio economico locale.
m.s.
 

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