Il sindaco Lombardi preferiva la trattativa privata
BASTIA — La minaccia del ricorso alla magistratura ha convinto la maggioranza, in particolare i Ds, a preferire il Piano di iniziativa pubblica alla trattativa privata con gli imprenditori per la realizzazione della nuova area industriale ad Ospedalicchio.
Il nodo è stato sciolto l’altra sera, dopo quasi tre anni dall’adozione del Pip nel 2003 ad opera dell’amministrazione guidata dal sindaco Bogliari. Il nuovo sindaco Lombardi (nella foto) pur confermando che avrebbe preferito la trattativa con i privati con una procedura più rapida ed efficace, si è piegato alla volontà del Consiglio comunale che ha inteso seguire invece la strada del bando pubblico.
L’argomento ha richiesto un lungo dibattito in cui la sinistra, almeno quella in maggioranza, ha dichiarato che avrebbe preferito la trattativa con i privati alla procedura pubblica, mentre il polo di centrodestra, per definizione «liberista», ha minacciato il ricorso alla magistratura proprio per ottenere l’applicazione del Pip. Più coerente il capogruppo di Rifondazione, Luigino Ciotti, favorevole al Pip non solo per ragioni di opportunità.
Sulla vicenda ha pesato il fatto che Francesco Lombardi, come direttore della Cna provinciale, tre anni fa ha lavorato con la società «Progress» per la soluzione nuova nella zona industriale, che ora, da sindaco, non ha potuto rendere concreta perché non è riuscito a convincere della sua validità i partiti che lo sostengono.
Il Consiglio non ha espresso un voto finale sul piano industriale avendo richiesto all’Ufficio tecnico comunale di verificare la possibilità di una soluzione più razionale nell’allineamento dei singoli lotti. Un quesito che sarà sciolto nelle prossime ore per consentire al Consiglio di chiudere la vicenda nella seduta convocata per venerdì prossimo.
m.s.
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