Bastia

Voti trasversali e sorprese ai seggi

Ad Umbertide vittoria senza repliche del duo Bersani-Bottini. Ad Assisi sussulti in tono minore

Ribaltoni a Città di Castello, arrivo al fotofinish a Bastia Umbra

CITTA’ DI CASTELLO – I conti non tornano a Città di Castello e a sorridere è soprattutto Stramaccioni. Se la mozione Bersani sembra inavvicinabile per i franceschiniani, 1.673 schede e 58% delle preferenze contro 981 voti e 34% dei consensi, spulciando i dati della convenzione regionale i numeri subiscono una chiara inversione.
Voto disgiunto. Ordini di partito in chiave locale? Al candidato Bottini mancano all’appello 351 voti che finiscono per buona parte proprio “all’avversario” Stramaccioni. L’assessore regionale perde infatti 11% punti rispetto alla quota nazionale e scende al 47,61%, mentre Stramaccioni stacca un ottimo 44%.
C’è chi mormora che ci sia stato un ordine di scuderia ben preciso e chi invece smorza i toni e parla di normali divergenze. L’unico che si consola è il duo Marino/Marinelli. Il primo ottiene il 7,5% dei consensi, mentre il candidato alla segreteria Valerio Marinelli tocca quota 8,28%. In tutto, a Città di Castello, hanno votato 2.869 persone per la convenzione nazionale,mentre per quella regionale hanno espresso la propria preferenza in 2.777. Il ribaltone regionale non sembra di casa ad Umbertide .Qui l’affermazione di Bottini è netta e va addirittura oltre la vittoria della mozione nazionale di riferimento, quella Bersani appunto.
Il candidato alla segreteria Stramaccioni ottiene infatti “solo” il 34% dele schede, mentre Bottini è appena sotto al 60% e Marinelli si ferma al sei per cento. Per quanto riguarda la convenzione nazionale Bersani raccoglie il 58,8% delle preferenze, Franceschini si ferma al 33%e la mozione  Marino arriva all’8,2%.
L’effetto Castello si riproduce su scala minore anche a Bastia Umbra . Il voto disgiunto punisce Bottini che vede sparire circa 8 0voti che finiscono invece sulla casella Stramaccioni. Se, infatti, la mozione Bersani, coglie un 53% delle preferenze, con Franceschini fermo al 36,82, a livello regionale la mozione Bottini arretrata al 46,18% a vantaggio di quella Stramaccioni, che recupera quasi 8 punti e vaal45,19%.Un testa a testa che sembrava impensabile davanti ai dati nazionali. Un’incertezza, quella sulle candidature regionali,che è figlia delle fibrillazioni interne del dopo voto alle Amministrative.
In tutto questo il terzo incomodo Marinelli conquista un buon 8,63%, che migliora il risultato delle primarie nei circoli. L’unico aspetto che mette d’accordo tutti è quello relativo alla partecipazione. Il coordinamento comunale del Pd, infatti, fa notare come la partecipazione al voto di domenica sia stata praticamente uguale a quella delle primarie del 2007. “Al contrario di quanto affermano i commentatori interessati, vi è un elettorato di centrosinistra che continua a scendere in campo, che non demorde e che costituisce la base da cui ripartire pe rcostruir
e l’alternativa di governo alla Giunta Ansideri – scrivono dal coordinamento comunale – di fronte a quest numeri non possiamo che riprendere la nostra azione di opposizione riprendendo il dialogo con le altre forze di centrosinistra”.
Ad Assisi l’effetto voto disgiunto fa sorridere solo in parte Alberto Stramaccioni. Se a livello nazionale Bersani stacca di 19 punti Franceschini,52%contro il 37% e Marino all’11%, in chiave regionale le distanze si accorciano ma i pesi cambiano di poco. Bottini perde una cinquantina di voti e arretra al 49%, mentre Stramaccioni recupera cinque punti percentuali, pescando anche dalla mozione Marino, e sale fino al 42%. Marinelli lascia sul campo 2 punti percentuali e si ferma al 9%.

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