Bastia

Volontari al canile per realizzare uno “sgambatoio”

I ragazzi del rione San Rocco alla struttura di Ponte Rosso. Ripulita l’area vecchia, in programma altre iniziative
BASTIA UMBRA – Il primo impatto con un canile può essere traumatico: odore acre, rumore assordante dell’abbaiare dei cani, tanti musi e sguardi disperati.
I canili vivono una situazione al limite del sostenibile. Pochi fondi, troppi cani, poche persone che fanno tutto quello che possono per rendere la vita di quegli animali accettabile. C’è appena il tempo e il personale per pulire i box, dare da mangiare ai cani, curare quelli malati. Si fa il possibile, ma non sempre è sufficiente. Proprio per questo, i ragazzi del rione San Rocco di Bastia Umbra hanno deciso di passare una domenica dandosi appuntamento di fronte al cancello del canile armati di frullini e saldatrici, guanti e tenuta da lavoro per aiutare i pochi volontari che dedicano le loro domeniche ai tanti cani del canile del Ponte Rosso. Lo scopo dell’iniziativa era quello di ripulire l’area vecchia, smontando box non più utilizzabili, spostando pesanti cucce in cemento, tettoie arrugginite, pali di legno e tutto quello che la ingombrava, per creare una nuova area giardino “sgambatoio”, dove i cani possano stare in libertà, correre e riposarsi.
L’impossibilità di realizzare quest’area era dovuta alla mancanza di braccia volenterose disponibili a passare una giornata all’insegna sì della fatica e della calura, ma anche della solidarietà, sensibilità e del volontariato. L’idea di coinvolgere il rione San Rocco è nata da una volontaria, membro di questo gruppo di giovani bastioli, che ha proposto l’iniziativa al capitano. Cristina Bagnetti ha accolto con entusiasmo la proposta, coinvolgendo tutto il rione in questa inusuale attività domenicale. Cuori e braccia al la-voro per tutto il giorno hanno visto il raggiungimento del sudato obiettivo finale: l’area dedicata al progetto “sgambatoio” completamente ripulita e pronta per un nuovo lavoro, piantare alberi, fiori e far crescere il prato. La soddisfazione di tutti era palese, tanto che il rione San Rocco ha deciso di dare seguito al progetto con nuove iniziative, volte ad aiutare questi bisognosi animali abbandonati ad un triste destino.
“Quante persone – spiega uno dei ragazzi coinvolti nell’iniziativa – avete sentito dire: vorrei fare il volontario al canile, ma vedere tutti quei cani abbandonati mi fa stare male?”. Ma quei cani esistono e il loro benessere dipende in gran parte proprio da chi supera paure e disagi iniziali e dedica loro tempo e affetto, come i ragazzi del Rione San Rocco.di MASSIMILIANO CAMILLETTI

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