LA PROCIV IN CAMPO. E RIPARTONO I CORSI DI FORMAZIONE
BASTIA UMBRA –PROTEZIONE CIVILE sempre in prima linea, in sede locale e anche nazionale. A causa delle calamità che si sono abbattute su Benevento negli ultimi due giorni, il coordinamento regionale della Protezione civile umbra ha deciso di inviare soccorsi, chiamando anche due volontari del gruppo di Bastia, specialisti nell’uso di idrovore. Questo mese ha visto il gruppo comunale della Protezione civile, coordinato dall’ingegner Roberto Raspa (nella foto), impegnato in varie iniziative. In particolare nella preparazione di un corso per volontari che inizierà il 28 ottobre. Dodici incontri nella sede del gruppo nell’area-Fiera che, al termine di appuntamenti bisettimanali, si concluderà a dicembre con l’esame e l’attestato.
«COME SEMPRE è alta la partecipazione ai nostri corsi – rileva Raspa –; fino ad oggi gli aderenti sono più di 40 e le iscrizioni restano aperte fino alla vigilia del corso. L’attività di promozione ha riguardato anche due incontri, uno a Borgo I Maggio e l’altro a XXV Aprile, che sono state occasioni utili per dialogare con i cittadini». Gli iscritti sono più giovani o di mezza età, più maschi o femmine? «Un po’ di tutto, ma una tendenza in atto da qualche anno è il costante aumento delle donne ineteressate alle nostre iniziative. Il confronto con la gente nei due incontri, che ripeteremo anche in futuro, – ha aggiunto Raspa – è stato utile per illustrare il piano delle emergenze, a cura dell’ingegner Vincenzo Tintori, ma anche per dare suggerimenti da parte dei volontari della Protezione civile in particolare a coloro che abitano nelle vicinanze dei fiumi. In caso di calamità abbiamo dato alcuni consigli per affrontare le prime emergenze in modo autonomo». M.S.
«COME SEMPRE è alta la partecipazione ai nostri corsi – rileva Raspa –; fino ad oggi gli aderenti sono più di 40 e le iscrizioni restano aperte fino alla vigilia del corso. L’attività di promozione ha riguardato anche due incontri, uno a Borgo I Maggio e l’altro a XXV Aprile, che sono state occasioni utili per dialogare con i cittadini». Gli iscritti sono più giovani o di mezza età, più maschi o femmine? «Un po’ di tutto, ma una tendenza in atto da qualche anno è il costante aumento delle donne ineteressate alle nostre iniziative. Il confronto con la gente nei due incontri, che ripeteremo anche in futuro, – ha aggiunto Raspa – è stato utile per illustrare il piano delle emergenze, a cura dell’ingegner Vincenzo Tintori, ma anche per dare suggerimenti da parte dei volontari della Protezione civile in particolare a coloro che abitano nelle vicinanze dei fiumi. In caso di calamità abbiamo dato alcuni consigli per affrontare le prime emergenze in modo autonomo». M.S.
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