BASTIA UMBRA A poche settimane dall’avvio del nuovo sistema di raccolta di rifiuti con i mastelli, la differenziata vola oltre l’80 per cento. Già nella seconda settimana, dal 13al 18 maggio,la percentuale di raccolta differenziata a Bastia capoluogo ha raggiunto l’82,58% per un totale di 18.830 kg di rifiuti così suddivisi: organico 10.770 kg,carta 2640 kg, plastica 2140 kg e residuo secco 3280 kg.“L’ottimo risultato che i dati ci mostrano – commenta soddisfatto l’assessore all’ambiente Francesco Fratellini – premia lo sforzo di tutti.L’obiettivo che ci eravamo prefissi di
raggiungere e superare ampiamente il tetto del 65% richiesto dalla normativa nazionale è stato raggiunto a sole due settimane dall’inizio del nuovo sistema di raccolta. La nostra volontà – aggiunge – è rendere quanto meno laborioso il cambiamento ai cittadini stessi”. A tal fine l’amministrazione ha chiesto ‘attivazione di uno sportello che ha aperto ieri i battenti nei locali dell’Università libera in piazza Mazzini. Gli operatori dello sportello,aperto il martedì e il venerdì dalle 9 alle 12, consegneranno mastelli mancanti o aggiuntivi e risponderanno a questioni e problematiche. L’amministrazione informa infine che già da alcuni giorni è possibile conferire quotidianamente l’umido presso l’isola ecologica di via del Lavoro durante gli orari di apertura(da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19; domenica dalle 9 alle 12).I dati estremamente positivi, tuttavia,non mettono d’accordo tutti. Per il consigliere del Pd Gabriela Stangoni,in particolare, l’amministrazione deve pensare anche a chi ha poco spazio per il posizionamento dei contenitori e, soprattutto, alle famiglie o alle persone con difficoltà oggettive, tenendo presente che “rifiuti speciali come i pannolini non possono essere raccolti una volta a settimana, soprattutto nel periodo estivo”.“Non trovo giusto né corretto – aggiunge il consigliere – identificare le abitazioni dove vivono persone dal sacco viola spingendo le stesse a vivere con vergogna,oltre che con dolore, le personali problematiche”, tanto da caricare“in macchina i loro rifiuti disonorevoli per scaricarli al primo cassonetto utile o nei cassonetti dei comuni limitrofi, pur di proteggere la propria condizione o quella dei loro familiari. Quando si amministra una città – conclude – lo si deve fare per tutti, pensando alla tutela di tutti e alla difesa della dignità di tutti”.