Bastia

Vola giù da sei metri, gravissimo

Ennesimo incidente sul lavoro, stavolta a Ospedalicchio. In fin di vita 42enne. Gli ha ceduto il tetto che stava montando. Ricoverato a Perugia


BASTIA UMBRA – E’ caduto da circa sei metri d’altezza, dopo che il tetto di un capannone che stava montando gli ha ceduto sotto i piedi. Nonostante le “morti bianche” siano un tema oggetto dì sensibilizzazione e denuncia, l’ennesima disgrazia sul lavoro ha avuto luogo in una frazione bastiola. Stavolta, l’infortunio
avvenuto a Ospedalicchio, intorno alle 11,30 di ieri mattina, Vittima del crollo della struttura, in via San Cristoforo, è stato S.S., un lavoratore 42enne di origine russa.
Secondo la ricostruzione effettuata dai testimoni e raccolta dai carabinieri e dall’ispettorato del lavoro di Perugia, l’uomo, socio dell’azienda perugina che stava effettuando i lavori, si trovava in cima al tetto di un capannone, del quale stava effettuando la copertura. Improvvisamente, il tetto ha ceduto sotto i piedi dell’operaio. Il russo ha fatto un volo di circa sei metri. L’impatto a terra gli ha ovviamente causato numerose fratture in tutto il corpo, e anche un trauma cranico.
L’uomo è stato trasferito d’urgenza al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove sembra che sia stato sottoposto ad un operazione chirurgica per evitare emorragie e conseguenze più gravi. Il lavoratore russo si trova ora ricoverato, in prognosi riservata, presso il reparto di Terapia chirurgica intensiva dell’ospedale perugino. Frattanto, ad effettuare i rilievi sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della stazione di Bastia Umbra e l’ispettorato del lavoro. Dai primi controlli, l’uomo risulta in possesso dei documenti di soggiorno regolari; cosa che esclude, come tra l’altro la partecipazione societaria, l’eventualità di un impiego illegale. Ancora nulla di certo, invece, sulle cause dell’incidente. Come prassi, verrà disposto il sequestro probatorio dell’area, al quale faranno seguito ulteriori accertamenti per attestare la regolarità dei documenti tecnici, dei contributi e del piano di sicurezza e coordinamento.
Da verificare anche un’eventuale mancanza di rispetto delle normative di sicurezza per le “dizioni di lavoro sul tetto.
Valentina Antonelli

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