Di fatto il documento del PD si chiude con la richiesta di revoca dell’adozione e quindi emerge con chiarezza l’intento di bloccare un elemento importantissimo per l’economia cittadina che vedrebbe partire immediatamente investimenti di alcuni milioni di Euro con il conseguente recupero funzionale di un’area strategica e storica della città, esclusa dal pubblico uso da oltre quaranta anni.
Questo è il dato politico. Le amministrazioni di Centrosinistra che si sono succedute, (Compresa quella dell’attuale segretario del PD Vannio Brozzi), hanno fatto vari tentativi di progettazione sprecando i soldi dei cittadini per la realizzazione di elaborati che non hanno mai trovato una conclusione concreta. Oggi invece, quest’Amministrazione, rende concreti gli atti necessari a portare a termine il lavoro.
Non è un caso se nel lasso di tempo di 40 giorni, è stato adottato il Piano del Mattatoio; è stato approvato, con il contributo importante anche dell’opposizione il Piano Stalle; è stato adottato il Piano San Marco; si sta lavorando per portare in Consiglio Comunale, entro Febbraio, l’approvazione definitiva del Piano Franchi che prevede la realizzazione del sottopasso di via Firenze; a breve anche la variante Deltafina approderà in Consiglio Comunale dopo che il Palazzo della Salute ha visto la sua apertura.
Il PD contesta la previsione di una costruzione sulla piazza che dovrà accogliere anche la Biblioteca Comunale; cosa è cambiato da quando l’Amministrazione Lombardi commissionò all’Architetto Natalini un progetto che prevedeva proprio sulla piazza un edificio a “elle” molto più grande della previsione attuale? Non era quella una scelta “offensiva rispetto alla storia e all’immagine di Bastia”? O forse non è stata offensiva la scelta di demolire la facciata storica del Conservificio Lolli alle cinque di mattina per costruire ciò che molti chiamano “ecomostro” oppure non è stata altrettanto offensiva per la storia dei Bastioli la distruzione dell’Eden Rock?
Da chi è riuscito a consentire tutto ciò non accetto lezioni sul rispetto della “Storia Bastiola”.
Infine, appare alquanto singolare il documento protocollato dal dott. Criscuolo e da lui stesso firmato in nome di tutto il gruppo. Evidentemente i colleghi del capogruppo erano impossibilitati ad apporre di proprio pugno la firma se il documento recita “i sottoscritti consiglieri” e poi la firma è una sola.
Io sono molto sereno e convito della bontà tecnico-giuridica del lavoro fatto dagli uffici che la Giunta ha adottato; lavoro che ha consentito di definire finalmente realizzabile un recupero che la Città aspetta da oltre quaranta anni. Le insinuazioni e le “pseudo” affermazioni, lasciano il tempo che trovano. Se i consiglieri del PD ritengono che la delibera sia illegittima agiscano nelle sedi competenti senza alzare inutili polveroni strumentali, se invece vogliono fare le osservazioni, le facciano, spiegando cosa non va dal loro punto di vista nelle scelte fatte e come vorrebbero modificarle. Altrimenti si tratta solo di un maldestro tentativo di bloccare un piano strategico per la città che l’Amministrazione ha reso concreto in tre anni e che il centrosinistra ha tenuto fermo per oltre 40. Noi andremo avanti con determinazione perché per cercare di superare la crisi serve lavoro e il lavoro si crea rendendo possibili ed immediati gli interventi di chi vuole investire su Bastia.
Francesco Fratellini
Assessore Assetto del Territorio – Ambiente
Bastia Umbra