Il rione ha vinto lo scorso anno. Mancano sei giorni dall’inizio della 44esima edizione del “Palio de San Michele”
Tutti uniti per un grande bis
Si punta sulla sfilata per allungare il passo in testa all’albo d’oro della manifestazione


BASTIA UMBRA – Tutta la città è pronta e tutti i bastioli non vedono l’ora di calarsi nei dieci giorni più faticosi dell’anno, quelli che vedranno, dal 20 al 30 settembre, i quattro rioni della città sfidarsi per la conquista dell’ambitissimo “Palio de San Michele”. Il rione Portella, che prende il nome dalla più piccola delle porte del centro che dà verso nord, arriva all’appuntamento da campione uscente, cosa che non accadeva da sette anni, in virtù della fantastica prova della scorsa edizione. Sull’onda dell’entusiasmo si lavora alacremente per ripetersi, così come ci conferma il capitano Giorgio Galli, la massima autorità nell’organigramma rionale, che incontriamo al centro sociale Borgo Primo Maggio, uno dei punti di ritrovo per i portellani, dove ci si prepara all’evento dell’anno.
La prima cosa che salta all’occhio è proprio la voglia di riassaporare quella “gioia unica, immensa, da augurare a tutti di provare almeno una volta nella vita”, cioè la gioia di alzare il Palio come la descrive il capitano.
Per lui sarà l’ultima edizione in tale veste. Giunto al secondo mandato, ognuno di due anni, Galli vorrebbe chiudere alla grande con questo suo quarto palio: “Sono stati quattro anni davvero intensi. I preparativi veri e propri per la festa cominciano a metà agosto e si chiudono il primo di ottobre, però per il Palio si lavora tutto l’anno: ci sono riunioni anche due-tre volte la settimana, bisogna prepararsi per tutte le prove della festa, c’è da lavorare sulla sfilata a partire dall’idea di base e fino al completamento di ogni minimo particolare afinché tutto sia perfetto”. E continua: “Essere il capitano è fantastico, sei sempre al centro dell’attenzione, ti senti davvero protagonista di qualcosa di importante per la tua città, però non è facile gestire il lavoro di circa 200 persone, e sopportare per tanto tempo la pressione.”
Dunque è proprio sul recente passato del capitano, il più esperto dei quattro, che il rione Portella cerca di costruire le chances di vittoria per l’edizione numero quarantaquattro del Palio. Un’edizione di cambiamenti verso la tradizione. Si è infatti deciso per il 2006 di modificare in parte i Giochi, uno dei quattro classici tasselli del Palio. I Rioni si sfidano dal 1963 in quattro prove: le Taverne con le loro cucine (che però dal 1985 non assegnano più punteggio per la classifica finale), la Lizza, la spettacolare corsa a staffetta per la centralissima Piazza Mazzini, le Sfilate, momento di bellissime rappresentazioni teatrali itineranti, ed appunto i Giochi. È questa la prova che ha subìto maggiori stravolgimenti nel tempo, ed anche quest’anno è cambiata per metà. I due super classici della corsa dei sacchi e del tiro alla fune sono rimasti invariati, mentre si è deciso di abbandonare il pericoloso “Alcatraz” ed il gioco dell’osteria, in favore del più tradizionale “Albero della cuccagna” e di un transitorio “gioco del muratore”.
Il rione Portella è favorevole a questo ritorno al passato. Dice infatti Galli: “Abbiamo appoggiato la decisione del Consiglio direttivo dell’Ente Palio fin dall’inizio, e vogliamo batterci affinché una volta per tutte si torni ai giochi originali, e soprattutto che siano gli stessi tutti gli anni. Comunque i cambiamenti, e la nostra non eccelsa tradizione nei giochi, non ci hanno impedito di prepararci al meglio per l’appuntamento, dunque non possiamo lamentarci”. E nella nostra chiacchierata arriviamo a toccare l’argomento del vero punto di forza del rione Portella per il Palio di quest’anno: la sfilata.  Dopo l’ultima vittoria proprio nella sfilata, la gara più importante non foss’altro perchè assegna un punteggio doppio rispetto alle altre, i portellani non si sono fermati, ed anzi si sono messi alla ricerca di un tema adatto ad un grande nuovo spettacolo: “Andiamo particolarmente orgogliosi del tema scelto come sfondo della sfilata”, dice ancora Giorgio Galli, visibilmente soddisfatto del proprio lavoro. “Ci siamo rifatti al famoso romanzo di Ray Bradbury, Fahrenheit 451, poi reso ancora più celebre dall’omonimo film di François Truffaut. In quell’opera un governo oppressore si adoperava per bruciare ogni pubblicazione cartacea, con il fine di creare una popolazione ignorante e senza la capacità di sognare ed immaginare un mondo migliore, e per questo destinata a rimanere per sempre in catene. Nel nostro spettacolo – continua ancora il capitano di Portella – abbiamo cercato di attualizzare l’idea di Bradbury, proponendo lo scenario, altrettanto terrificante, di un potere in grado di controllare la volontà delle persone attraverso la televisione. Così come nell’originale, anche qui c’è chi è in grado di ribellarsi e di muoversi alla ricerca di tutte le cose dimenticate che sono però in grado di restituirci la piena libertà”.
Dopo aver visto con quanta passione la gente di Portella stia preparando i costumi, e soprattutto i carri, per la sfilata che seguirà il percorso del protagonista a ritroso nella propria memoria, è da sottolineare ancora di più quanto il rione investa sulla propria rappresentazione teatrale e coreografica, bisogna ricordare che da due anni molti giovani sono stati inseriti nel programma della scuola teatrale agli ordini di Luciano Falcinelli e di Luca Sargenti, proprio perché nessun aspetto, e meno che mai quello della recitazione, può essere lasciato al caso. Conclude Galli: “Abbiamo già fatto diverse prove per la sfilata, non ci resta che completare gli ultimi dettagli, assemblare i carri, e siamo pronti per quello che, sono pronto a scommetterci, sarà uno spettacolo che piacerà a tutti”.
Realizzato con l’Università
degli studi di Perugia
Ha collaborato Dino Festa


 


 


I record del rione


BASTIA UMBRA – Il rione Portella è primo per numero di vittorie generali del Palio, con ben 12 successi, l’ultimo nella passata edizione che ha permesso di staccare San Rocco fermo ad 11 successi.
Nella classifica delle sfilate è invece all’ultimo posto, con 7 successi, ma anche in questo caso l’ultimo è del 2005, a significare il tentativo di invertire la tendenza. Nella prova della Lizza, con la bellezza di 11 successi, il rione è secondo solamente all’imprendibile San Rocco, mentre nei Giochi si installa su un decoroso terzo gradino del podio con 10 vittorie, l’ultima però nel lontano 1990.


Rivincita a tutti i costi nella prova della Lizza


BASTIA UMBRA – Per Portella c’è da cancellare la sfortuna della passata edizione dei 400 metri a staffetta lungo il circuito di Piazza Mazzini. Per un infortunio all’ultimo momento era sfumata una vittoria che pareva oramai certa. Parola d’ordine per il Palio è dunque quella di vincere la Lizza, per cancellare l’amarezza dell’ultimo posto dello scorso anno. La squadra pare molto ben assortita, ed i ragazzi tutti pronti a fare bene. Questa è la lista dei protagonisti per Portella, dalla quale, dopo gli ultimi allenamenti della prossima settimana, usciranno i nomi dei quattro titolari della staffetta: Fabio Falaschi, Giacomo Ceccarelli, Maurizio Migliosi, Davide Falcinelli, Fabrizio Pantaleoni, Fabio Marano e Luca Mela.


 



Tradizionalmente la gara si gioca anche tra i fornelli in sfide sportive a chi intrattiene meglio gli ospiti delle taverne tra piatti, bevande, musiche e divertimenti.


La sfida passa anche tra le Taverne e il rione punta a vincerla


BASTIA UMBRA – Fino ad una ventina d’anni fa anche la sfida delle taverne, una gara a chi creava il luogo più fantasioso ed efficiente per accogliere i compagni di rione nel momento del meritato riposo serale, era valida per l’assegnazione del Palio. Poi l’aumento della spettacolarizzazione delle altre prove, e soprattutto delle sfilate, ha fatto sì che quella delle taverne non venisse più considerata una prova a tutti gli effetti, e che diventasse un momento di puro ristoro enogastronomico. Così adesso, per tutti i giorni del Palio, è possibile imbattersi nei quattro ristoranti dei rioni, luoghi di sfida culinaria nel preparare i piatti più apprezzati e ricercati della tradizione locale. Per conoscere quanto sta preparando Portella per questa edizione abbiamo sentito uno dei responsabili della cucina, nonché consigliere del rione, Enrico Trippetta: “Visto il successo della passata edizione, abbiamo deciso di riproporre gran parte dell’apprezzato menù dello scorso anno, fatto, dagli antipasti ai dolci, di tutte le pietanza della nostra tradizione”. E continua: “I piatti che la faranno da padrone sono quelli che contraddistinguono il rione, la trecciola di maiale e le lumache. In più sperimenteremo la novità della torta al testo con barbozza”. Altra peculiarità delle cucine del Palio di Bastia è quella dei “cuochi a sorpresa”. Ogni anno vengono invitati dei personaggi noti del mondo istituzionale, culturale, dell’informazione e dello spettacolo, per cimentarsi per una sera nella rielaborazione dei piatti della taverna che li ospita; il tutto condito, è il caso di dirlo, da animazioni e momenti d’intrattenimento in rima legati all’attività dell’ospite. Oramai l’idea ha preso piede tanto che si tratta di uno dei momenti della festa più attesi tra quelli che non contribuiscono all’assegnazione del Palio. Per questa 44esima edizione gli ospiti della taverna di Portella saranno, la sera del 27 settembre, i giornalisti Federico Fioravanti e Rita Boini, impegnati sul piatto del giorno: “Boconotti del vivace giornalista – Quotidiani, peperoni e un’intervista”.


 


 

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