Bastia

Violenza sessuale e pugni

In discoteca, infila la mano sotto la maglietta a una ragazza, palpandola. Poi picchia anche il fidanzato poliziotto  
 
ASSISI — C’è mano lesta e mano lesta. Una ha portato ad una denuncia per violenza sessuale e per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, l’altra per il classico furto.
Protagonista del primo episodio, in una discoteca di Bastia, è stato un albanese di 23 anni, residente ad Assisi. Si è avvicinato ad un ragazza di Foligno ed ha cominciato ad infastidirla con un comportamento eccessivo ed aggressivo. Ha anche allungato una mano, infilandola sotto la maglietta, palpandola; la ragazza ha reagito, cercando di allontanarlo. Ma l’extracomunitario si è fatto di nuovo avanti, con fare minaccioso. La ragazza ha chiamato in aiuto il fidanzato, di professione poliziotto. L’albanese lo ha colpito (così forte da costringerlo poi a ricorrere alle cure del pronto soccorso), e lo ha minacciato di morte; è stato richiesto l’intervento della sicurezza del locale e della Polizia. Sul posto è intervenuto la ‘volante’, con gli uomini del dottor Alessandro Belsito che hanno individuato l’aggressore che è stato denunciato per violenza sessuale, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Ed è anche la settimana delle rumene, e delle rumene ‘mano lesta’. Dopo la querelle fra vigili urbani e due mendicanti (un uomo ed una donna, appunto, rumena), allontanati dai semafori di Santa Maria degli Angeli, dopo i due arresti per furto e la denuncia per ricettazione di tre donne ad Assisi da parte della Polizia, ancora una rappresentante del gentil sesso alla ribalta a Santa Maria degli Angeli, con l’intervento anche in questo caso della PS. H.G., 27 anni, residente a Rivotorto, ben vestita, si è presentata in un negozio di scarpe. Ha fatto un giretto, ha dato un’occhiata e poi si è avvicinata all’uscita senza aver acquistato nulla. Almeno in apparenza. Il sistema antitaccheggio infatti si è messo a suonare. La commessa ha chiesto alla donna se avesse preso qualcosa e così ha tirato fuori da una borsa una scarpa; l’altra l’aveva sotto il cappotto. H.G. ha chiesto di poter pagare, così è stato; la cosa sembrava finita. Al momento di pagare però il sistema antitaccheggio ha suonato di nuovo. Stessa domanda della commessa, risposta evasiva della rumena ed intervento della Polizia di Stato, H.G. aveva nascosto un paio di scarpe da uomo nella borsa ed è stata quindi denunciata a piede libero per furto.
Maurizio Baglioni 

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