Bastia Prima l’ha costretta a salire in auto, poi gli abusi. La donna è stata trovata in lacrime dai militari all’interno della macchina
di LUCIO FONTANA

BASTIA – Un cittadino domenicano è stato arrestato a Bastia Umbra dai carabinieri con l’accusa di avere sequestrato e violentato la sua ex compagna, anche lei straniera. L’operazione è stata condotta dai militari della stazione locale coadiuvati da quelli del nucleo radiomobile della compagnia di Assisi.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, lo straniero ha costretto la ex compagna a salire sulla sua auto e quindi l’ha violentata.
I militari dell’Arma hanno intercettato la vettura e hanno costretto il conducente ad accostare.
All’interno dell’abitacolo la donna che, in lacrime e con alcuni vestiti strappati, ha riferito ai carabinieri quanto successo.
“La violenza contro le donne è uno dei crimini più odiosi e che più di altri turbano la convivenza civile”, dichiara il capitano Andrea Pagliaro che da settembre guida la stazione dei carabinieri di Assisi. “L’Arma è molto attenta, e non da oggi, nel controllare e reprimere questi tipi di fenomeni perché generano nella cittadinanza un senso d’insicurezza e impotenza molto elevato”.
Solo pochi giorni fa, a Santa Maria degli Angeli, i carabinieri avevano bloccato tre persone: una ragazza romena di 21 anni e due albanesi di 34 e 37. Secondo l’accusa, i tre avrebbero sequestrato e costretto a prostituirsi una 23enne, attirata in Italia con la promessa di un lavoro come sarta.
Per piegare la giovane, anche lei di nazionalità romena come quella che è stata individuata come la sua scorta, alle volontà del gruppo e per punire ogni tentativo di ribellione, i tre – gli arresti sono stati convalidati dal gip Giangamboni – avrebbero ripetutamente malmenato la ragazza. Uno dei due uomini avrebbe anche abusato sessualmente di lei.
Una situazione di assoggettamento e di schiavitù che la presunta vittima è riuscita a ribaltare, confidando il suo incubo ai carabinieri. Che la cercavano dopo aver raccolto, a loro volta, altre indicazioni. Proprio la notte di Natale, la 23enne è stata di fatto liberata. Ha indicato i suoi aguzzini, formalizzando quanto subito in più denunce, e contribuendo all’arresto.
Ora si trova in una residenza protetta dove sta affrontando un percorso di recupero. “E’ l’esempio – aveva spiegato il comandante provinciale, colonnello Carlo Corbinelli – che uscire da questo tunnel di sofferenze è possibile”.

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