Ordine del giorno di Travicelli (Pd) approvato anche con i voti del Pdl. L’edificio era tra quelli da alienare

ASSISI – L’ex scuola di Viole non sarà più messa all’asta. L’edificio, sede della Pro loco, rientrava tra i beni che il Comune di Assisi aveva previsto di alienare, cedendoli a privati tramite incanto pubblico.
Una decisione che aveva sollevato polemiche e la raccolta di firme da parte dei residenti della frazione. Oltre trecento firme messe insieme in poco più di un giorno. Si erano mobilitati i cittadini e altrettanto avevano fatto i consiglieri comunali dell’opposizione. Che, in un’accesa e lunga seduta dell’assise cittadina, conclusasi in tarda serata, hanno visto approvato un loro ordine del giorno con il quale si ribadiva di non cedere l’edificio a privati. Il documento, che porta la firma del consigliere comunale del Pd, Claudia Travicelli.
L’esponente del centrosinistra ripercorre le vicissitudine della sede della Pro loco, in particolare dal dopo terremoto del 1997. Per l’ex scuola, ha sottolineato Travicelli, la Regione aveva messo a disposizione dei fondi, 324mila euro. Ma gli interventi di recupero della struttura non sono stati mai effettuati. Per una scelta politica dell’amministrazione comunale, secondo il consigliere comunale, nonostante il sito risultasse tra le priorità.
Più recentemente la scelta di mettere in vendita l’ex scuola di Viole, un complesso di oltre 300 metri quadrati. Ma le intenzioni del Comune di Assisi per il momento sono state bloccate dall’ordine del giorno che ha raccolto i voti di Pd, La Mongoliera, dell’Udc, ma anche di due consiglieri comunali del Pdl. Voti che hanno permesso l’approvazione. Ad oggi la scuola non si tocca.

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