BASTIA IL SINDACO ANSIDERI SCENDE IN CAMPO CONTRO I RISCHI DEL GIOCO

— BASTIA UMBRA —
IL GIOCO delle macchinette elettroniche è una minaccia alla salute pubblica, diventata una malattia sociale. Problema sul quale il sindaco Stefano Ansideri si è mobilitato, con poco successo in verità, già dal 2010 organizzando un convegno con interventi di esperti tra cui il magistrato perugino Bellocchi proprio per denunciare la pericolosità di questo fenomeno, soprattutto per soggetti deboli. Non solo, dovendo porre mano alla riorganizzazione dei centri sociali, ha vietato ai gestori l’uso delle ‘new slot’ sostenendo la necessità che, almeno nei locali di intrattenimento di proprietà pubblica, si evitasse questa pratica. Il risultato non è andato oltre una certa attenzione dell’opinione pubblica, ma con scarsa adesione delle forze politiche e un atteggiamento ostile delle associazioni degli operatori che gestiscono le macchinette.
ORA, il problema è tornato di attualità con la presa di posizione della maggioranza consiliare del Comune di Perugia contro il proliferare delle sale e degli apparecchi da gioco nei locali pubblici. «Finalmente anche la sinistra umbra — ha dichiarato il sindaco Ansideri — dopo le battaglie portate avanti dall’Arci in Toscana, acquisisce consapevolezza del problema e si attiva contro una piaga sociale che colpisce prevalentemente le classi sociali più deboli».
Ansideri ricorda che quando ebbe inizio la sua battaglia per motivazioni etiche contro l’utilizzo delle new slot nei centri sociali, due dei quali hanno intrapreso azione giudiziaria nei confronti della giunta, venne accusato di voler sabotare l’attività dei circoli per ragioni politiche. Ansideri ritiene arrivato il momento per interventi legislativi che mettano a disposizione dei Comuni strumenti efficaci contro un’attività che si approfitta della disperazione e provoca disgregazione familiare.
m.s.

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