Vertice tra le forze di centrosinistra per valutare l’operato dell’attuale esecutivo
Il Pdci chiede un assessorato di peso, i brozziani l’urbanistica
MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – E’ partita ufficialmente mercoledì sera l’attesa verifica interna alla coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Francesco Lombardi. Una verifica che, con ogni probabilità, sfocerà in un rimpasto in seno all’esecutivo che dovrebbe, garantire un rinnovato slancio all’azione amministrativa che in questo prima parte di mandato troppe volte si è inceppata. Non sarà semplice trovare la quadratura del cerchio, soprattutto in casa Ds, dove è in atto un vero e proprio braccio di ferro per la leadership tra la corrente “brozziana” (oggi senza alcun rappresentante in giunta) e l’ala che fa capo a Marchi e a Pecci. Lotta che potrebbe risolversi a spese della Margherita, che peraltro non ne vuol sapere di sacrificare un assessorato. A ciò si aggiunga la richiesta di maggior visibilità avanzata a suo tempo del direttivo dei comunisti italiani e ancora non esaudita. Il Pdci di Bastia pretende che venga finalmente data attuazione agli impegni presi a livello regionale e locale prima della pausa estiva dai partner di coalizione. Impegni che prevedevano l’attribuzione al Pdci di un assessorato di maggior peso rispetto a quello detenuto fino ad ora (Bilancio) e di un ulteriore incarico non meglio definito così come concordato in un summit tra il segretario regionale del Pdci Roberto Carpinelli, quello di federazione dei Ds Piero Mignini, e quelli locali Enrico Angeletti (Pdci) ed Erigo Pecci (Ds). “L’impasse dura ormai da troppo tempo – lamenta Angeletti – e la nostra richiesta di maggior visibilità, legata agli straordinari risultati elettorali conseguiti, non può continuare ad essere elusa”. Sembrerebbe però che il resto della coalizione abbia già accantonato queste richieste dal momento che mercoledì il segretario del Pdci non è stato nemmeno invitato. Il vertice è servito al sindaco Lombardi a chiedere ai partiti della coalizione di valutare al loro interno l’indice di gradimento e l’operato di ciascun assessore e dell’amministrazione nel suo complesso. Sarà poi lo stesso sindaco a decidere se effettuare o meno l’annunciatissimo rimpasto dell’esecutivo. Lombardi mercoledì ha lasciato chiaramente intendere che vi sono impegni assunti con la cittadinanza che non possono essere più procrastinati: su tutti l’ex mattatoio, l’ex Deltafina, l’ex conservificio Lolli e la zona industriale di Ospedalicchio. Per questo si è impegnato a promuovere quanto prima degli incontri tematici. Toccherà poi al tavolo amministrativo dare rapida attuazione alle indicazione dei partiti. Martedì sera secondo round della verifica. Gli assessori a rischio verranno al pettine.
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