di ADRIANO CIOCI


BASTIA – Il caos derivante dall’aumento del traffico veicolare ha indotto gli amministratori locali a girare pagina. Intorno alle rotatorie stradali sembra che si basi il futuro della viabilità bastiola. Una svolta avvenuta ormai da qualche anno, con la realizzazione di una prima rotonda nel Villaggio XXV Aprile, una struttura ampia, funzionale ed esteticamente valida con l’apposizione di una apprezzabile fontana.
Un’altra rotatoria è sorta ultimamente nei pressi dello svincolo di Santa Lucia ed altre tre nella zona industriale, una delle quali proprio accanto al sottopasso di Via Cuba, con dubbi effetti sulla praticità e sulla sicurezza per gli automobilisti.
«Nella sintesi – afferma l’assessore ai lavori pubblici, Antonio Criscuolo – il futuro della città, sotto il profilo della viabilità, verrà in gran parte affidato a queste strutture già positivamente sperimentate in altri centri italiani ed europei. Sono allo studio altri interventi, come in Via Amendola a Costano, in Via Gramsci (incrocio con Via San Costanzo), in Via San Costanzo (nei pressi del conservone), in Via Torgianese (incrocio con via Madonna di Campagna) e a Borgo Primo Maggio (in funzione con l’apertura del sottopasso ferroviario)».
Il programma delle rotatorie non segue, almeno in questa fase, una strategia organica, quanto un percorso dettato dalle esigenze più impellenti delle aree periferiche, lasciando al tessuto urbano gli interventi a lungo termine e senza dubbio più difficili da concertare.
In questi giorni si sta verificando la possibilità di gestione diretta del verde all’interno dei rondò: «Sono in corso contatti – continua Criscuolo – con alcune rappresentative aziende del territorio interessate a sviluppare un piano di immagine e nello stesso tempo di impegno alla gestione dell’arredo con verde ed aiuole».
In altri termini pubblicità in cambio di un impegno economico a rendere presentabile e decoroso il terreno all’interno delle circonferenze stradali. «Speriamo – conclude l’Assessore – che alle prime aziende che stanno dimostrando una certa disponibilità se ne aggiungano altre, in breve tempo, affinché si possa stilare un piano di intervento».
Non sembra avere seguito, invece, l’esperienza iniziata con il posizionamento di opere d’arte al centro dei rondò, come sta accadendo per quello accanto allo svincolo di Santa Lucia.
 

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