Bastia

Vende merce rubata, nei guai


Jeans griffati del valore di 10mila euro erano stati rubati nel pesarese
Denunciato ignaro commerciante di 52 anni


BASTIA UMBRA – Ricettazione e riciclaggio: per questi due reati un commerciante italiano di 52 anni, proprietario di un negozio di abbigliamento a Bastia Umbra, è stato denunciato in stato di libertà dai carabinieri della stazione di Deruta. L’uomo, secondo quanto accertato dai militari, aveva rimesso in vendita decine di capi di abbigliamento di alta moda, soprattutto jeans e magliette, che erano provento di un furto avvenuto nel comune di Acqualagna (Pesaro Urbino) nello scorso mese di maggio ai danni della Ltc srl, Logistica per aziende. In quell’occasione i malviventi, secondo i carabinieri marchigiani almeno una decina e non nuovi a colpi del genere, erano passati, bucando un muro divisorio, da uno stabilimento di un’azienda meccanica al deposito della Ltc, dove avevano rubato i capi d’abbigliamento per un valore di circa 200.000 euro. Mercoledì mattina, nel corso accertamenti svolti in relazione alla vendita presso attività commerciali di merce di provenienza furtiva, i carabinieri di Deruta hanno rinvenuto parte dei capi rubati nelle Marche proprio nel negozio d’abbigliamento bastiolo di proprietà del 52enne italiano, che è stato denunciato a piede libero per ricettazione e riciclaggio; la merce, circa 200 pantaloni, per un valore complessivo che si aggira intorno ai 10.000 euro, è stata invece posta sotto sequestro. La denuncia del commerciante bastiolo ed il sequestro dei capi d’abbigliamento segue di pochi giorni un sequestro analogo ad opera dei Carabinieri di Petrignano, che a fine ottobre avevano sequestrato, in un outlet della zona, capi d’abbigliamento di origine sospetta. Pare dunque sia in aumento il fenomeno dei ladri che prendono di mira aziende del settore tessile, soprattutto perché i capi d’abbigliamento rubati possono essere rivenduti applicando sconti consistenti ai clienti: e comunque del tutto escluso che il commerciante denunciato a piede libero sia il mandante del furto nelle Marche. Alla merce rubata, si aggiunge inoltre il fenomeno della contraffazione: lo scorso dicembre, sempre a Bastia Umbra, la Guardia di Finanza di Assisi aveva sequestrato centocinquantanove boccette di profumo contraffatte. Secondo gli uomini della finanza, l’uomo, anche in questo caso italiano, spacciava per veri profumi non originali: tra i marchi sequestrati, Dolce & Gabbana, Dior, Versace, Krizia, Fendi, Chanel, Calvin Klein, prodotti ‘taroccati’ , ma tutti confezionati secondo i canoni delle più note griffe internazionali.
Flavia Pagliochini

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