Bastia

Velocità, controlli della municipale con il telelaser

Le infrazioni rilevate, rispetto a quelle segnalate nel 2010 con l’autovelox, sono dimezzate
BASTIA – Alta velocità, la municipale di Bastia Umbra scende in campo con il telelaser.
«Negli ultimi due anni – si legge in una nota del Comune – nei controlli di velocità effettuati sulle strade comunali di Bastia Umbra è stato rilevato un numero di gran lunga inferiore di infrazioni rispetto alla situazione precedente. Un dato comune – si legge nel comunicato – ad altre realtà territoriali, ma che a Bastia Umbra coincide con l’utilizzazione del telelaser in sostituzione dell’autovelox. La diminuzione delle infrazioni – si legge nella nota del Municipio – in realtà, è conseguenza di una normativa più rigorosa che impone l’esposizione sulle strade di una segnaletica, anche mobile, che avverta preventivamente gli automobilisti su possibili controlli di velocità». «Ormai dall’inizio del 2011 – spiega il capitano Giuliano Berardi, comandante della polizia municipale – facciamo uscite con il telelaser almeno una volta a settimana, rilevando in media un’infrazione per ogni uscita, che è appena meno della metà di quelle rilevate fino al 2010 con l’autovelox. La funzione preventiva del telelaser rimane, però, la stessa e anzi la frequenza costante di controlli automatici sulla velocità nelle strade comunali con maggiore traffico è un valido deterrente contro i comportamenti di automobilisti poco diligenti». In calo, come emerge dai controlli effettuati dalla municipale nel mese di agosto, anche i reati legati alla guida in stato di ebrezza, in particolare durante le ore notturne nelle vie attigue ai locali.
«Il comportamento di molti utenti, soprattutto giovani – spiega Stefano Santoni, consigliere comunale di Bastia Umbra con delega alla polizia municipale – è diventato più prudente come nelcaso di numerosi proprietari d’auto che, avendo bevuto alcolici, affidano la guida del veicolo ad un altro conducente. I controlli evidenziano infatti un forte calo di presenze, segno evidente sia della crisi economica che del periodo di vacanze che porta altrove una parte di utenti tradizionali».

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