Bastia

Veleni e scontri su Palio ed Ente

Ad Assisi clima teso sull’edizione Calendimaggio Bastia, rebus sull’assemblea che elegge il presidente
Contestazione Il rione Moncioveta avrebbe contestato le modalità con cui sarebbe stato convocato l’organismo
ASSISI- Il Calendimaggio di Assisi e il Palio de San Michele di Bastia sembrano uniti da due strani destini: in entrambe le manifestazioni tensioni e veleni sembrano essere all’ordine del giorno. Lotte intestine e sgambetti fanno da corollario alle due feste che rappresentano da sempre l’identità di due città situate a pochi chilometri di distanza.
Partiamo da Bastia. Da queste parti sono diversi giorni che sta tenendo banco la questione dell’elezione del nuovo presidente e del coordinatore dell’Ente Palio: tanti giochi di sponda, voci e sussurri. Pochi giorni fa avevano ufficializzato la candidatura a presidente Marco Gnavolini e Gianluca Petrini per il ruolo di coordinatore. Il primo del rione Sant’Angelo e il secondo del rione Moncioveta: la votazione per il rinnovo delle due cariche di vertice si sarebbe dovuta tenere nell’assemblea dell’Ente. E qui arriva il primo inciampo: l’assemblea, fissata per ieri sera, è stata rinviata a data da destinarsi. Il motivo? Ufficialmente, tutti tengono le bocche cucite ma da più parti si sottolinea la bagarre che si sarebbe venuta a creare sull’elezione del presidente. Tanto, almeno così sembra, che il rione Moncioveta avrebbe spinto per il rinvio dell’assemblea (contestando la modalità di convocazione) e che lo stesso Petrini avrebbe deciso di non candidarsi più al ruolo di coordinatore. Insomma, grande confusione, mentre sullo sfondo si parla di candidature alternative alla presidenza che però per il momento non sembrano essere state presentate. Va ricordato che l’assemblea che elegge presidente e coordinatore è formata da cinquantadue membri, così suddivisi: quaranta delegati dei rioni (Moncioveta, Sant’Angelo, San Rocco e Portella), i quattro capitani, due esponenti della Pro loco, tre consiglieri comunali, un delegato del sindaco, un rappresentante della Regione e uno della parrocchia. Questo il quadro, ma al momento sembra regnare l’incertezza più assoluta.
Clima tutt’altro che idilliaco anche dalle parti del Calendimaggio di Assisi: dopo lo scontro furibondo andato in scena tra l’Ente e la Parte de Sotto sui rimborsi e la modalità di gestione della taverna, tutto è rientrato. La Parte de Sotto ha detto esplicitamente che parteciperà alla prossima edizione del Calendimaggio (il 3, 4 e 5 maggio) ma che immediatamente dopo tornerà a chiedere chiarimenti sulla conduzione dell’Ente e soprattutto il cambio del presidente Rita Pennacchi. Richiesta questa avanzata anche nelle scorse settimane, quando la polemica aveva toccato il suo apice e la Parte de Sotto aveva minacciato di disertare la festa. Clima infuocato e manovre di corridoio: si vedrà se nei prossimi giorni tornerà il sereno sul cielo del Calendimaggio e del Palio de San Michele. Per il momento prevale lo scetticismo.
di LUCIO FONTANA

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