BASTIA UMBRA L’ANNUNCIO DI ANSIDERI IN UN’ASSEMBLEA PUBBLICA
LA PROPOSTA Verrà coinvolta nel progetto la società propietaria Critiche a Brozzi e Lunghi
Bastia- COMPLETAMENTE dismesso ormai da 15 anni si fa grande fatica a ridare un futuro all’ex tabacchificio Giontella, nonostante l’approvazione di un piano di recupero e il tentativo, abortito, di approvare una variante che un anno fa la giunta di centrosinistra ha ritirato. Dov’è dunque il problema? Nel fatto che il piano vigente, il cosiddetto ‘Barabani’ dal nome del progettista, risalente al 2003 è inapplicabile in seguito alla costruzione di tre palazzine, autorizzate, ma non previste nel piano di recupero vigente. Una vicenda urbanistica quanto mai intricata di cui si è parlato nell’assemblea promossa dal comitato di residenti Mezzomiglio, che tre anni fa insieme al comitato per le scuole promosse una protesta popolare sfociata in una manifestazione pubblica contro soluzioni abborracciate. A complicare la vicenda i due ‘moduli evolutivi’ progettati da Renzo Piano alla fine degli anni Settanta di proprietà dell’Usl e oggi completamente abbandonati. Dopo una dettagliata introduzione di Luigino Ciotti, presidente del Comitato Mezzomiglio, a una platea composta da residenti e numerosi politici tra i quali gli ex sindaci Brozzi e Lunghi, è toccato all’attuale sindaco Stefano Ansideri fare il punto della situazione. «L’ex Giontella è stato il primo problema che ho affrontato dopo il mio insediamento dieci mesi fa, aprendo una trattativa con l’impresa Baldelli proprietaria dell’area. Si sono compiuti passi avanti, ma il confronto irto di difficoltà è ancora in corso. Altro imprevisto è la realizzazione di una nuova fognatura». Ansideri ha lanciato una stoccata ai suoi predecessori che in periodi diversi nel 1982 e negli anni Novanta non hanno colto l’opportunità di far acquistare dal Comune l’ex Giontella, a prezzi convenienti. «Ora la situazione si è complicata — ha dichiarato il sindaco — ma noi manterremo gli impegni di diminuire i volumi del commercio previsti in questa area e di realizzar un polo scolastico». Come? «Proponendo alla società proprietaria una variante generale – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Luca Livieri – di risistemazione di una vasta area».
m.s.
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Nazione-2010-05-17-Pag05