Bastia

Vannio Brozzi riconfermato segretario comunale del Pd

A Bettona è stato eletto Paolo Baiardini
BASTIA UMBRA Con 32 voti favorevoli su 33 votanti (a fronte dei 40 aventi diritto), si è chiuso con la conferma di Vannio Brozzi il congresso per l’elezione del segretario comunale del Pd di Bastia, svoltosi nella mattinata di ieri. Al vertice, dunque, nessuna sorpresa:con una lista unitaria a sostegno della ricandidatura di Brozzi il Pd ha scelto di percorrere la strada della continuità, con l’obiettivo di completare il rinnovamento(soprattutto anagrafico)avviato a livello di dirigenza locale e di rappresentanza provinciale. Con la conferma di Brozzi, sottolinea il Pd in una nota, “si chiude una lunga e impegnativa fase marcata da varie incomprensioni”e si guarda alle prossime elezioni “fissando la data dell’8 dicembre come termine per la presentazione del candidato sindaco, in un’ottica di profonda condivisione e convergenza con le forze della sinistra e del centro”. Una strada che, tuttavia, si prefigura tutt’altro che in discesa, a fronte di chi è pronto a invocare lo strumento delle primarie in caso di mancato accordo fra le varie anime del partito, nel quale gli intenti di unitarietà dei vertici contrastano con una base sempre più insofferente che non vuole il candidato di una sola parte.
Anche a Bettona, lunedì scorso, il Pd locale si è riunito in occasione del congresso comunale che si è chiuso con l’elezione del nuovo segretario Paolo Baiardini,sostenuto da una lista unitaria condivisa. Come a Bastia, anche a Bettona la parola d’ordine è rinnovamento. “In primo luogo -dichiara il neo segretario -il Pd deve lavorare per portare aria fresca e nuova all’interno del partito. Al contempo – sottolinea Baiardini – è opportuno impegnarsi a sostenere, sollecitare e, se necessario, criticare costruttivamente l’operato dell’amministrazione. Per far ciò-conclude-mi impegno find’ora a non candidarmi alle prossime amministrative per sgombrare il campo da dubbi sulla trasparenza e lealtà del Pd nei confronti della giunta”.
Sara Caponi

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