Il sindaco Lungarotti «Il nostro territorio è fatto da aziende che vanno tutelate o rischiano grosso»
BASTIA UMBRA Non è più solo emergenza sanitaria, ma anche sociale ed economica, secondo il sindaco Paola Lungarotti (nella foto) che dichiara di condividere le parole e i sentimenti espressi dal sindaco di Perugia Andrea Romizi. La fase 2 illustrata dal premier Conte, secondo Lungarotti, non prende in considerazione problemi reali delle imprese. Già il
10 aprile l’amministrazione comunale di Bastia scrisse una lettera ai principali responsabili istituzionali, compresi la Governatrice umbra e il Prefetto di Perugia, per sollecitarli a favorire la ripresa delle attività produttive di piccole e medie aziende locali. Quella iniziativa non ha
avuto alcun esito, ma a scatenare la reazione degli imprenditori è la mancata ripartenza delle attività che tutti pensavano potesse arrivare a partire proprio dal 4 maggio. Il sindaco Lungarotti ironizza anche sulle misure adottate per i parchi e le aree verdi, ricordando che le amministrazioni locali non possono impiegare i dipendenti per garantire i controlli e ancor meno i volontari, che nelle scorse settimane sono stati gli elementi di maggiore forza. Il rischio più temuto in queste ore è che le restrizioni collegate al Coronavirus rappresentino il colpo di grazia per alcune imprese. Viene rinnovato proprio per questo l’appello agli organi di
governo per risollevare le condizioni finanziarie dei Comuni. «Che cosa dobbiamo rispondere ai cittadini che ci chiedono di sospendere IMU e Tari – sottolinea ancora il primo cittadino di Bastia – se le risorse comunali sono in via d’esaurimento e il Governo non fa conoscere le proprie intenzioni al riguardo?». M. Stangoni
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