BASTIA — Combattere il lavoro nero e avviare un’azione integrata intercomunale, sono gli obiettivi primari che la Cgil si prefigge di centrare aprendo già a settembre un tavolo istituzionale locale. Il sindacato nel presentare il programma delle iniziative alla ripresa delle attività dopo l’estate ha anche svolto un’analisi della situazione del comprensorio Assisi-Bastia che presenta una forte vocazione turistica da un lato e propensione all’attività imprenditoriale dall’altro, che ne fanno un territorio con grandi potenzialità di sviluppo. A Bastia, però, Comune di straordinario dinamismo economico, esiste una situazione urbanistica di grave rischio rispetto ad una densità abitativa tra le più alte dell’Umbria. «I progetti e i piani edilizi già approvati — rileva Francesco Bartoli nell’incontro con la stampa — costituiscono un problema dalle implicazioni sociali tutte da valutare. L’espandersi dell’edilizia abitativa ha creato problemi di non facile soluzione ed un’ulteriore accelerazione potrebbe aggravare il problema». Anche quello dell’assetto urbanistico, dunque, sarà un tema che la Cgil porrà sul tavolo istituzionale, per impegnare le amministrazioni comunali a confrontarsi sui piani di sviluppo riguardanti il territorio che, almeno sul piano dei servizi integrati, potrebbero trovare ipotesi di soluzione condivise. Da non sottovalutare che è in avanzata fase di studio una variante generale al Prg, che dovrebbe ridefinire gli obiettivi urbanistici da conseguire nei prossimi cinque anni. Nel dibattito pubblico ora rientra a pieno titolo la dimensione dello sviluppo abitativo che il Prg dovrebbe contenere a non più di 25mila abitanti, rispetto agli attuali 20mila.
m.s.

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