BASTIA – Occorrono nuove regole per dare garanzie ai cittadini di poter effettuare interventi di demolizione e ristrutturazione senza dover incorrere in procedure lente e incerte. Questo segnale arriva dal Consiglio comunale: un progetto di ristrutturazione privata in località Trebbio è stato prima esaminato nella commissione consiliare urbanistica e poi ritirato poco prima della riunione consiliare. Non è stato un imprevisto ripensamento dei proponenti, ma un’indicazione inequivocabile che il progetto, così come è stato presentato, non sarebbe stato approvato dall’assemblea. Il parere prevalente emerso in commissione, infatti, è che il progetto includa nella ristrutturazione anche un altro fabbricato adiacente, che è già stato recuperato. Ciò per consentire un intervento più apprezzabile e armonico. Un’operazione encomiabile e lungimirante, ma solo in teoria, perché nella pratica l’inclusione del fabbricato, peraltro di diversa proprietà, non sembra fattibile. A questo punto non basta che il Comune richieda integrazioni progettuali rispetto al precedente piano di intervento, ma l’amministrazione dovrebbe anche suggerire una procedura fattibilei.
M.S.

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