Si è svolta a Sassoferrato dal 9 al 15 agosto, presso il convento “La Pace”, la settimana di campeggio per ragazzi dai 9 ai 13 anni, organizzata dai giovani della Parrocchia di Bastia Umbra. E’ stata una bellissima esperienza che ha coinvolto una settantina di persone tra bambini, animatori e cuochi. Tutto è stato costruito sulla traccia del film “UP” della Pixar. I ragazzi sono stati divisi in quattro gruppi, ciascun gruppo è stato guidato da alcuni animatori. Il loro scopo è stato quello di svolgere alcune riflessioni guidate dagli animatori stessi, sotto la saggia guida di Don Giuseppe Pallotta, in cui si sono affrontati temi che coinvolgono la vita reale a partire dall’insegnamento di Gesù: la famiglia, l’amicizia, la perseveranza e il rispetto verso il prossimo.
A metà settimana, i ragazzi hanno ricevuto la visita del vescovo mons. Sorrentino, il quale, oltre a condividere la merenda pomeridiana, si è fermato a dialogare con loro sulla presenza di Gesù nella nostra vita e sullo Spirito Santo che anima il nostro quotidiano.
Non sono di certo mancati tanti bellissimi giochi come la caccia al tesoro notturna “horror”, il gioco musicale “Sarabanda”, il divertentissimo programma televisivo “Distraction”, una rivisitazione del gioco da tavola “Taboo” e, uno su tutti, un famoso e riuscitissimo gioco di ruolo in versione reale, il “Cluedo”, ambientato nello scenario perfetto da scena del crimine, reso emozionante anche grazie ai costumi e all’oneroso impegno degli animatori per la creazione e la riuscita per niente facile di questo capolavoro. Difficilmente dimenticheremo tutti i balli di gruppo, la fatica dei turni delle pulizie, le delizie sfornate dai bravissimi cuochi, le canzoni cantate in coro, le vittorie e le sconfitte, le lacrime e quel luogo che ogni volta sa regalarci intense emozioni.
C’è un immenso senso d’amore che ci spinge ogni anno a ripetere questa bellissima esperienza pastorale. Non bastano le parole per descrivere il campeggio, è un’esperienza da vivere!
“Ho visto un posto che mi piace, si chiama UP-CAMP!”
Emanuele Calzolari
