L’ALTRO MODO DI VIVERE L’ARTE «IL NUMERO DEI +» IN SCENA ALL’ISTITUTO UN BUIO assoluto e totale, senza punti di riferimento e d’orientamento, tanto da perdere il senso del tempo e del spazio e provare un’iniziale e forte sensazione di disagio. E’ in questa atmosfera spiazzante e carica di emozioni che si ambienta la «sfida» che l’Istituto Serafico di Assisi lancia al pubblico. Si chiama «Nel numero dei +», è uno spettacolo teatrale che verrà rappresentato completamente al buio, scritto e diretto dall’attore e regista Gianfelice Facchetti (figlio del grande calciatore Giacinto) della compagnia teatrale Facchetti-De Pascalis. Per la prima volta approda in Umbria dopo l’enorme successo di Milano (da un anno viene replicato non stop) e andrà in scena nella sede dell’Istituto di Assisi, in viale Marconi, venerdì 15 e sabato 16 ottobre con due spettacoli al giorno, alle 19 e alle 21, con ingresso libero e prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti, allo 075/812411; info@serafico.it. . E’ un nuovo modo di utilizzare i sensi, di mettersi in relazione con la realtà esterna e conquistare una ‘diversa’ sensibilità. Ieri mattina l’evento è stato presentato a Palazzo Graziani dal vice presidente del Serafico Guido Panico che con la pedagogista Silvia Ilicini ha spiegato le finalità dell’iniziativa: «La prima è celebrare il 14 ottobre, ‘Giornata mondiale per la Vista’, dedicata in particolare alla prevenzione delle malattie della vista, il secondo obiettivo è fare conoscere il Serafico, struttura di eccellenza per la riabilitazione e formazione di ragazzi pluriminorati». «Nel numero dei +» è una commedia di 40 minuti dove il racconto si basa solo sulle voci degli attori, sul cambio di intonazioni e inflessioni, lasciando libero spazio all’immaginazione personale. «Non è una simulazione della cecità — si è ribadito ieri — ma uno stimolo sensoriale a un momento di riflessione, per sentirsi un po’ diversi e cogliere gli effetti positivi di un’esperienza così forte in una società come la nostra che punta tutto sull’immagine visiva». In un ribaltamento dei ruoli, gli spettatori saranno accompagnati e aiutati dalla guida sicura di non vedenti e ipovedenti dell’associazione «il Sole» di Foligno e lo spettacolo delle 19 sarà seguito da una cena di solidarietà, «caratterizzata sempre — ha spiegato Panico — dalla voglia di ascoltare e di conversare senza interrompere gli altri». Un’avvertenza: gli spettatori (massimo 60) devono arrivare almeno mezz’ora prima: perché il buio deve essere davvero assoluto.
Sofia Coletti
Nazione-2010-10-08-Pag28
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