Gli obiettivi della sezione locale della Rete delle donne AntiViolenza. L’importanza di avere un punto di ascolto
BASTIA UMBRA Far sapere alle donne vittime di violenza che non sono sole. E’ con questo obiettivo che da ormai molti mesi a Bastia Umbra è attiva la sezione locale della onlus “Rav”, Rete delle donne AntiViolenza. L’associazione ha sede a Perugia ma ha già all’attivo diverse sezioni nella regione.
Una di queste opera proprio a Bastia Umbra da circa un anno, con il duplice obiettivo di fornire ascolto, assistenza e supporto – anche legale – alle donne che subiscono abusi, nonché sensibilizzare alla tematica promuovendo una cultura di tutela e valorizzazione della donna fin dalle giovani gener azioni.
“Anche se siamo operative da non molto tempo – spiega la coordinatrice della sezione Rav di Bastia, Silvana Lavelli – ci siamo rese conto che nella nostra realtà, seppur piccola, c’è un sommerso molto pesante. Per questo è necessario non abbassare mai la guardia e sensibilizzare non solo la comunità, ma soprattutto le amministrazioni affinché esse si dotino di un punto di ascolto. Nel nostro territorio uno sportello è già presente ad Assisi, ma insufficiente a far fronte alle diverse richieste di aiuto,ascolto e assistenza. Aprire un punto di ascolto anchea Bastia èquindi il nostro obiettivo primario insieme al lavoro di promozione diun nuovo modello culturale nelle scuole,da dove è necessario partire per un sostanziale cambio di passo”.
Ed è in quest’ottica che in occasione dell’8 marzo la sezione locale della Rav, in collaborazione con le scuole del territorio,ha promosso il progetto “Le donne della mia vita”, a cui hanno partecipato poco meno di duecento studenti.I lavori più significativi sono stati premiati in una serata al teatro Esperia e tutti i contributi raccolti in un cd realizzato con il supporto dell’amministrazione comunale e poi distribuito agli studenti.L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, ha visto la recente collaborazione con l’Ente Palio de San Michele, che per il secondo anno consecutivo ha dato il suo contributo di visibilità per dar rilievo ai numeri di telefono finalizzati alla richiesta di aiuto in caso di abusi e violenze (numero nazionale Antiviolenza Donna 1522 e numero regionale del Telefono Donna 800.861126). Entrambi sono attivi h24 e gratuiti.”E’ importante infondere coraggio alle donne vittime di violenza – sottolinea in conclusione Silvana Lavelli – e far loro sentire che non sonosole.Perché una chiamata non costa nulla;non chiamare può invece costare una vita”.
Sara Caponi
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