di Antonio Alunni *

Oggi, al centro fiere Maschiella di Bastia Umbra, va in scena l’Industria umbra. Umbria Business Matching intende infatti comunicare agli operatori e alla opinione pubblica il volto del nostro sistema produttivo. L’evento vuole far conoscere la manifattura locale per quello che realmente è: innovativa, internazionale e di qualità.Una manifattura spesso di eccellenza
che accoglie e valorizza tanti giovani talentuosi, che concilia ambiente e sviluppo, profitto e responsabilità sociale. La kermesse, giunta alla terza edizione, nata per favorire il business networking è
col tempo diventata molto più di un’occasione per creare relazioni di affari tra addetti ai lavori. E’una vetrina nella quale vengono esposte le migliori energie della regione, produttive
e scientifiche; le eccellenze di cui noi tutti dobbiamo essere fieri. In un contesto, peraltro, non autoreferenziale ma di forte apertura verso il mondo produttivo internazionale, testimoniato
dalla presenza di autorevoli delegazioni della Tunisia, Slovenia, Argentina, Paraguay e Usa. Le oltre 300 aziende presenti raccontano così l’industria umbra che vanta elementi di grande pregio nel panorama mondiale, nelle più diverse merceologie: dalla moda all’agroalimentare, dalla meccanica di precisione alla metallurgia.Chi partecipa ha dunque la possibilità di incontrare in una giornata quella parte di Umbria di cui siamo orgogliosi e di cui tutti devono esserlo, che assorbe quasi 100.000 addetti, e che,inmaniera silenziosa, consente alla nostra regione di essere
una terra ad alta vocazione manifatturiera. L’evento ha perciò l’obiettivo di dare una nuova e più fondata consapevolezza su cosa sia l’industria umbra oggi,sui suoi attori e sui suoi programmi. Sarà allora anche una vetrina sul futuro, dove emergeranno le competenze dei Dipartimenti dell’ateneo di Perugia, del Cnr, dell’Infn, del Laboratorio di scienze sperimentali, e dell’Istituto zooprofilattico. Uno spazio, un luogo che in sintesi esprime una storia imprenditoriale e scientifica centenaria, costruita col lavoro di centinaia di migliaia di persone e che la traguarda
verso obiettivi ancora più ambiziosi. Una vetrina che porrà in primo piano il tema di industria 4.0, al centro di approfondimenti seminariali. L’appuntamento con la fabbrica intelligente,
e con la quarta rivoluzione industriale, è a tal riguardo emblematico della complessità della sfida che ci attende. Una sfida che è tecnologica, organizzativa, gestionale, ma soprattutto culturale.
Che si può affrontare solo se la si approccia unendo le energie e le competenze, con una prospettiva di ragionevole fiducia. In questo quadro complessivo si colloca Umbria Business Matching, che per quanto detto è in realtà un appuntamento con il domani, che rivolgiamo da queste colonne a coloro che sono curiosi di futuro.

Il presidente di Assoconsult Carlo Capé fa il punto: “Trend positivo che si conferma anche grazie all’industria 4.0”

Quando la consulenza funziona

BASTIA UMBRA “Ancora un altro anno positivo, ancora una crescita superiore a quella dell’anno precedente. La consulenza nel nostro Paese è più viva che mai”.Queste le parole del presidente
di Confindustria Assoconsult,  Carlo Capé, che, in occasione della manifestazione Umbria Business Matching, ha presentato i dati dell’Osservatorio sul managementconsulting realizzato come ogni anno sotto la guida del direttore generale di Assoconsult Giovanni Benedetto con la collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata. “Se lo scorso anno siamo stati anticipatori di una fine della fase più acuta della crisi, quest’anno abbiamo fatto addirittura meglio. Il fatturato nel 2016 è aumentato dell’8%, accelerando rispetto alla crescita registrata nel 2015 (+6,9%) e alle stime iniziali. Il nostro settore presenta un fatturato complessivo pari a 3,8miliardi di euro e un’occupazione di quasi 40.000 addetti, composti per circa l’85% da professional. Dati in crescita anche questi
anno dopo anno.Chiaramente vi è differenza all’interno del comparto tra le aziende di diverse dimensioni,le grandi società di consulenza crescono ad un tasso superiore al 11%, confermandosi il motore della ripresa, ma anche le medie, piccole e micro società di consulenza, che già nel 2015 avevano superato un lungo periodo di crisi, crescono a tassi variabili tra il 4 e il 5%.Questo nostro trend positivo si conferma e concretizza ulteriormente in un contesto reso ancora più stimolante dal Piano Industria 4.0 voluto dal Mise. I dati dell’Osservatorio – continua Capé -ci lasciano immaginare un incremento ancora positivo per il futuro, vista l’utile funzione che i consulenti avranno proprio nell’attuazione del piano. Un’iniziativa che punta ad aiutare le imprese, a
trarre benefici e ad evitare loro di cadere vittime dei profondi cambiamenti in atto, che riguardano ormai qualsiasi settore. Ecco perché, infine, cresce anche l’occupazione per chi si occupa di management consulting. L’occupazione dei professional nel 2016 – ha concluso – è risultata essere allineata alla crescita del fatturato (+7,8% vs.+7%).

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