agriumbria.bmpLa mostra nazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione inizia il 28 marzo con il ministro Martina come ospite speciale

di Nicola Bossi
PERUGIA – Un’immensa fattoria con oltre 600 capi di bestiame, attrezzi agricoli di tutti i tipi, studi universitari per una riproduzione di successo e per i migliori raccolti,mezzi ultra moderni e soprattutto i migliori esemplari del vero “re” dell’agricoltura di casa nostra: la Chianina.
Questi sono solo alcuni degli ingredienti della 46esima edizione della rassegna agrozootecnica che va sotto il nome di Agriumbria. Una fiera mercato dal blasone internazionale che aprirà i battenti il 28 marzo e andrà avanti fino a tutta la domenica successiva (il 30 marzo). La fattoria modello e moderna sarà allestita nei padiglioni di Umbriafiera a Bastia Umbra. Saranno presenti oltre 400 espositori e oltre 600 capi di bestiame (bovini, suini, ovini) oltre a un migliaio di animali da cortile.Il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari, nel corso della presentazione della manifestazione ha annunciato numeri da record nonostante il periodo di crisi economica per moltissima aziende anche del settore dell’agricoltura e dell’allevamento.Ma Bogliari ha anche annunciato un ospite di grande spessore per l’inaugurazione della Fiera-Mercato: ovvero il neo ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina,che sarà presente venerdì 28 marzo alle 9.30.Le mostre più attese riguardano i bovini sia da latte che da carne.Andrà in scena la 29esima edizione della mostra nazionale della Chianina organizzata dall’Anabic (Associazione Nazionale Allevatori Bovini da Carne) in collaborazione con le Associazioni regionali dell’Umbria,Toscana e Veneto.In passerella ben 150 riproduttori provenienti dalle migliori aziende dislocate nelle aree di allevamento del Centro Italia.Oltre alla mostra nazionale della chianina, saranno presentati anche capi delle razze bovine autoctone da carne come la marchigiana, la romagnola, la maremmana e la Podolica: tutti iscritti al libro genealogico, che costituiscono il patrimonio zootecnico sul quale l’Anabic svolge le provedi performance test eseguite sulla linea maschile, la  valutazione genetica, l’istituzione della banca del Dna e la profilassi delle malattie genetiche.Spazio anche alla tecnologia sotto forma di mezzi di allevamento e produzione: è prevista una importante partecipazione di industrie e aziende costruttrici di macchine e attrezzature agricole, diretta o mediante concessionari.Grande attenzione anche alla sicurezza in agricoltura con lo svolgimento della seconda edizione del “Concorso Sicurezza 2014”, organizzato da Umbriafiere e dall’Ente nazionale meccanizzazione agricola( Enama).L’iniziativa intende promuovere la ricerca, la sperimentazione e l’adozione di tecnologie avanzate per prevenire gli infortuni,sensibilizzando soprattutto agricoltori,agromeccanici e hobbisti a scegliere e utilizzare mezzi meccanici che garantiscano la sicurezza nella fase operativa. Insomma Agriumbria sarà teatro di tanta eccellenza,sicurezza e grande produzione
made in Umbria.

Lo svela il direttore di Sviluppumbria. Il presidente di Umbriafiere: “Ogni anno presenze in crescita”
Si punta al palcoscenico di Expo 2015

PERUGIA Il futuro prossimo dell’agricoltura e dell’allevamento made in Umbria è tutto rivolto a Umbriafiere per la 46esima edizione di Agriumbria.
Ma lo sguardo (per il futuro prossimo) va oltre l’Umbria e arriva direttamente in Lombardia dove si svolgerà l’evento internazionale più atteso da tutto il mondo:l’Expo 2015.Non a caso il direttore di Sviluppumbria,Mauro Agostini, durante la presentazione della nuova edizione di Agriumbria, non ha nascosto l’interesse di uno spazio all’interno dell’Expo: “Il successo di questi anni e le unicità della nostra fiera e dei nostri allevatori potrebbe avere un
ruolo anche nell’ambito di Expo 2015. Stiamo parlando di grandi eccellenze e quindi stiamo lavorando per portare in alto Agriumbria”. Sarebbe un palcoscenico fondamentale per lanciare il turismo attraverso la capacità attrattiva dell’enogastronomia che vede al centro la pregiata carne della Chianina. “Ogni anno si registra un eccezionale aumento di presenze – ha detto il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari – per una fiera che ora è di livello
nazionale e richiama centinaia di espositori e potenziali clienti e curiosi da tutto il Paese”. Numeri importanti che sommati alle altre fiere consentono ad Umbriafiere di raccogliere un altro importante record che di questi tempi è forse quello più importante: ovvero l’autonomia finanziaria.
“Umbriafiere è una partecipata che rappresenta un modello positivo perché non dobbiamo ripianare nulla. E rispetto a tanti altri enti fieristici chiude in attivo”,ha spiegato Giorgio Mencaroni, numero uno di Unioncamere che ha il 30 per cento delle azioni di Umbriafiere, il 50 per cento è invece in mano a Sviluppumbria e il resto suddiviso tra il Comune di Bastia e altri piccoli soci.
N.B.

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