Bastia

Una storia che parla di oltre 1400 concerti e tournée in ogni parte del mondo

Gli straordinari cinquant’anni dei «Cantori di Assisi»  IL ‘CORO’ e il ‘Frate’, un binomio inscindibile.  Dei Cantori di Assisi, Evangelista Nicolini, dei Frati Minori, è stato ‘padre’ autorevole, a volte severo, sempre comprensivo, e ‘madre’, amorevole e premurosa.  E’ stato lui a fondare il gruppo mezzo secolo orsono; i primi passi all’inizio del 1960, l’esordio nell’ottobre dello stesso anno.  Da allora lo ha guidato in tutte le fasi delicate legate allo sbocciare di questa esperienza meravigliosa in Assisi, al rafforzarsi e all’accrescersi.
Ha avvertito, negli ultimi anni, i timori per il futuro, la necessità di trovare una guida sicura e capace, trovando conforto e speranza nelle capacità di padre Maurizio Verde che ne ha condiviso in un periodo la direzione, raccogliendone in toto l’eredità nel 2004, anno della scomparsa di padre Evangelista.  «Non sono un musicista vestito da frate. Sono un frate che loda Dio con l’arte della musica» – amava dire padre Nicolini (rimasto sempre fedele a questo credo) che cominciò la sua avventura si fece ‘pescatore’ di cantori dalle brigate del Calendimaggio, festa ricca di poesia e cultura, humus ideale per tante attività.  «Ai tempi delle prime edizioni del Calendimaggio il ‘Frate’ veniva ad ascoltarci, dava dei consigli, dei suggerimenti. Decise poi di mettere insieme i cantori di Sopra e di Sotto per dare vita a un coro. La prima prova la facemmo nel marzo del 1960, in una sala del Protomonastero di Santa Chiara» ricorda Ferdinando Bovi uno dei cantori ‘fondatori’ che, insieme a Mirella Sgargetta, è ancora in attività; canta anche sua moglie, Antonietta, al pari della figlia Patrizia che continua la passione di famiglia.  Da allora di note i Cantori di Assisi ne hanno cantate a milioni, con oltre 1400 concerti e tournée in tutta Europa e in tanti Paesi del mondo: dal Giappone all’Argentina, dall’Australia al Brasile, da Israele alla Palestina, dagli Stati Uniti al Kenia. Ampio e apprezzato ovunque il repertorio che spazia dal gregoriano ai negro spiritual; tante le incisioni, i concorsi vinti, le registrazioni radiotelevisive «Dobbiamo accogliere i Cantori di Assisi come un tesoro prezioso che va accudito e vivificato ogni giorno con amore che si deve ad una creatura speciale che ci ha reso e continuerà a renderci migliori elevando la nostra vita – dice l’avvocato Antonio Bellini, presidente dei Cantori di Assisi -. Grazie per questi primi cinquant’anni!».
Maurizio Baglioni
 
Nazione-2010-11-18-Pag11

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