IRONIA E SIMPATIA sono le parole d’ordine per un evento «piccante ma non troppo»: una quattro giorni che farà di Città della Pieve il centro nevralgico dell’eros, ma non solo. «Zaff! I giorni dell’afrodisiaco» è infatti il nome della manifestazione che dal 15 al 18 settembre, con la collaborazione della Regione Umbria, del Comune di Città della Pieve e l’organizzazione di Sedicieventi, «esplorerà il tema dell’amore a 360 gradi» come spiega Diana Del Vecchio, responsabile di Sedicieventi. Non si tratta solo del rapporto fra lo zafferano e la passione, ma di un ampio viaggio che promette di diventare un motivo in più per visitare la nostra regione. «Lo zafferano è indubbiamente il prodotto tipico umbro per eccellenza — spiega l’assessore al Turismo di Città della Pieve, Andrea Galletti —. Il problema è promuoverlo oltre i canali classici». E «Zaff!» ha tutte le carte in regola per essere la soluzione vincente. Continua Galletti: «L’anno scorso l’evento ha attirato 20mila presenze. Quest’anno puntiamo a quota 30mila». Per questo occorre la sinergia di tutte le istituzioni, che appoggiano la manifestazione. «Abbiamo il dovere di promuovere l’Umbria degli eventi» dice il dirigente del servizio turismo della Regione, Antonella Tiranti. «Il nostro territorio ha vari motivi di attrazione che vanno integrati l’un l’altro per dare sempre maggiori motivi ai visitatori di venire non solo in estate», aggiunge l’assessore regionale alle Politiche Agricole Fernanda Cecchini. Al centro di tutto c’è lo zafferano, spezia fra le più pregiate che viene coltivata a Città della Pieve sin dal XIII secolo. Un elemento importante nell’ambito culinario, ma non solo. Altri due sono infatti gli usi storici che se ne fanno nella nostra regione: la tintura delle stoffe e la pittura. Lo zafferano è un prodotto che, come dice Alessandro Mazzuoli, presidente del Consorzio di tutela dello zafferano «dal punto di vista organolettico è di estrema qualità». Ma per essere coltivato necessita di un processo estremamente delicato, che prevede la raccolta a mano dei bulbi (bellissimi, con i petali blu e i pistilli, da cui si deriva il prodotto finale, rosso brillante). «E’ un’esperienza che può essere provata da chiunque – dice Mazzuoli -. Il penultimo weekend di ottobre, quando i bulbi saranno maturi, organizzeremo una visita ai campi, in cui si potrà assistere alla raccolta. Poi ci saranno anche dei laboratori. Ad esempio la lezione su come preparare un piatto tipico umbro con lo zafferano: i «pisci fatti a mano». Come omaggiare una spezia così pregiata e allo stesso tempo così utilizzata in vari e diversi settori? «Gli eventi di Zaff! Sono tanti, e spaziano dalle degustazioni agli spettacoli di tango, dalla pittura all’area benessere – spiega Diana Del Vecchio -. E poi ci sarà il mercato coperto, trasformato in un suggestivo bazar per offrire gli afrodisiaci più rinomati e quelli meno conosciuti». E gli spettacoli più originali, come la lettura di poesie e canzoni del cantante dei Marlene Kuntz, o il lancio delle lanterne.
Ilaria Raffaele

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