Bastia

Una nuova vita per il Polittico di Sant’Angelo

 BASTIA — L’opera pittorica più importante della città, il Polittico di Sant’Angelo di Nicolò di Liberatore detto l’Alunno, una splendida pala rinascimentale, è tornata alla fruizione del pubblico dopo oltre quattro anni di restauro. La ripresentazione del trittico è avvenuta in una cerimonia nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, alla presenza di numerose autorità tra le quali il vescovo monsignor Sergio Goretti, amministratore apostolico della diocesi assisana. A sottolineare la solennità dell’evento, un pubblico numeroso che ha riempito la chiesa, attento ad ammirare il restauro a cura di Stefano Petrignani. Nei tre pannelli superiori del polittico sono rappresentati S. Gabriele Arcangelo Annunciatore (a sinistra), Dio Padre benedicente e angeli (al centro), e la Madonna annunciata (a destra). Nel registro centrale è raffigurata la Madonna con Gesù bambino e ai lati S. Sebastiano e S. Michele Arcangelo. L’ultima opera dell’Alunno (1499), di scuola marchigiana, è anche uno spaccato della storia della comunità bestiola. La pala fu realizzata per l’antica chiesa della pieve di Sant’Angelo e trasferita nel diciannovesimo secolo a Santa Croce, dove dovrà tornare nel prossimo futuro quando sarà completato il lavoro di recupero della chiesa. Per ora il trittico è alloggiato nella chiesa parrocchiale. Il restauro conservativo ha registrato la perdita irreparabile di una foglia d’argento che costituiva l’armatura di san Michele e la perdita del colore verde originale del manto della Madonna, ora molto più scuro.
M.S.

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