Aristei: “Trasparenza e collegialità”
“I partiti tradizionali hanno imbrigliato la democrazia”



BASTIA UMBRA – Chiamatela pure ciclone: Rosella Aristei, uno strappo che segna la storia della politica di Bastia Umbra e tre liste civiche per dare l’assalto al palazzo. Ciclone perché quando arriva a passo di carica nei luoghi della politica e della campagna elettorale sembra che passi un mezzo tornado.
La giornata dell’unica candidata donna a sindaco di Bastia Umbra, inizia prestissimo. Alle otto del mattino è già a Perugia, Itis “Alessandro Volta”. Qui le elezioni sono lontane, ma è ben presente l’iniziativa di solidarietà della scuola perugina per “Il Giunco” l’associazione di solidarietà di cui la Aristei è presidente e anima.
Ma un candidato deve fare i conti anche con il suo lavoro di dirigente scolastico. Ancora niente ferie. Così, dopo Perugia, corsa verso Assisi.
Ci sono i revisori dei conti, non si può sgarrare. I “santini” e i programmi col baffo rosa restano in borsa, il sorriso, invece, è sempre pronto.
E’ quasi mezzogiorno. Assisi addio. Ecco la città della grande sfida. L’incontro con la gente, chiama. E’ giorno di mercato a Bastia, e un salto in piazza Mazzini non può certo mancare. Piazza significa anche stavolta solidarietà. Il primo sorriso elettorale del ciclone si apre dentro alla sede del “Telefono d’argento”. E’ un’idea che è nata quando ero assessore, non possono dimenticarci”. E loro non dimenticano. “Ciao Rosella, quando ti vediamo in tivù ;con gli altri candidati? Quando fai un incontro pubblico. Ah, domani? Non ho nessuno che mi porta lì…” ‘Non ti preoccupare, ci penso io”. E si organizza al volo la staffetta per la signora che non guida la macchina ma che non vuol mancare.
Dieci metri più là c’è l’edicola. Il gruppetto di fedelissimi fatica a stare dietro al ciclone. Ci sono da commentare i giornali, le ultime mosse pubbliche degli avversari. “Stavolta hanno esagerato, ci penserà l’avvocato”. E’ inutile, la campagna al veleno viene fuori appena gratti un pò sotto al sorriso. Ma non poteva essere diversamente. “Devi rinnovare la città. Ci vuole un cambio di passo – incalza Ottavio- sei candidata donna e mi piace.
Io vengo dal sud e qui è ora di cambiare….”. Lo spot del tifoso viene incassato con gusto. Adesso tocca al mercato. Ai banchi, alla gente. Mezzogiorno e un quarto è passato da un lampo. Sopra vola un piper con lo striscione di un candidato di An. Ma lei, Rosella il ciclone, non lo degna di uno sguardo. Ma non può fare a meno di incrociare quelli di Lilli Gruber, candidata di Uniti nell’Ulivo alle Europee. Scena gustosa. Il seguito della Gruber racconta di mezza storia politica di Ds e non solo. Rosella va dritta, Lilli pure, i supporter si mescolano con la gente e le due candidate si sorridono contro. Lilli: “Io sono indipendente, fai uno strappo”. Rosella: “Anche io lo sono. Forse ti voto anche perché sei di sinistra”. L’anima e il cuore non si cancellano nella scheda per le Europee.
C’è chi le fa notare la strana coppia.
Quell’abbinamento con Mantovani, leader indiscusso di An per anni. Lei risponde sicura: “Siamo usciti perché i partiti hanno imbrigliato la democrazia. Noi offriamo trasparenza, efficienza e collegialità”.
Ancora al mercato. Dove anche un ciclone riesce a fermarsi. Quando trova sulla sua strada un pezzo di storia della città, Emilio Vetturini. Candidata a sindaco e professore parlano a lungo. “Sai, ben vengano le donne. Le donne sono più sagge degli uomini , è ora che la politica apra le porte alle signore con più convinzione”. Poi, ancora qualche metro, verso la boutique- bancarella dove spesso cade l’occhio e l’affare: “Mi raccomando…. ” e giù sorrisi e volantini. La rassegna al mercato è quasi finita. Sfila qualche avversario, il giorno della piazza piena è troppo ghiotto per lasciarselo sfuggire. E’ quasi l’ora di pranzo, ma un salto in sede è d’obbligo. Stanza disadorna, materiale riposto con cura in una sorta di retrobottega. Bastano pochi manifesti per fare l’immagine, l’importante è battere il territorio. “Ci chiedono incontri un po’ tutti. Dai centri sociali alle associazioni di categoria e quelle del volontariato. Ascoltiamo, andiamo da tutti. E’ una faticata, ma è anche bello. Si va avanti fino a notte. Poi, si ricomincia….”. A dare una mano per pianificare incontri e appuntamenti, a mettere insieme cartelloni e manifesti ci sono Francesco Brufani, Marco Fortebracci e Adriano Brozzetti, una pattuglia di uo-
mini al servizio della donna ciclone che vuol scardinare il sistema.
L’ora di pranzo è a un passo. Ma la mattinata non è ancora finita.
Anzi, finisce come era iniziata, con un occhio di riguardo al sociale e al volontariato. Un salto al centro riabilitativo della Asl gestito dall’Asad non può mancare. Prima era toccato all’Ipc di Bastia Umbra dove gli studenti hanno gestito un laboratorio di informatica con i ragazzi disabili. Rosella Aristei consegna, come “Il Giunco”, gli attestati ai ragazzi che hanno infilato il credito formativo con le ore di solidarietà. Anche stavolta è impossibile dividere l’impegno del candidato sindaco con la scuola e il sostegno ai più deboli, quasi un marchio di fabbrica di chi lancia la sfida sostenuta anche da una lista di tutte donne. A proposito di donne, ieri sera ai giardini pubblici spettacolo con danza del ventre, giocolieri e cover dei Beatles, perchè, fa capire il pacchetto di mischia di Rosella ciclone, la politica non è solo santini e cene.


Luca Benedetti

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