Bastia

«Una fiera internazionale a Bastia»

CERAMICA II progetto è stato discusso ieri durante un incontro in Regione


“Fondamentali gli Enti locali e le quattro città umbre della ceramica”



Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere, candida il centro a sede dell’evento



Umbriafiere si candida per l’organizzazione di un grande evento sulla ceramica umbra. E’ Lazzaro Bogliari, presidente Umbrafiere Spa, a lanciare la proposta ed è sempre lui a sottolineare la portata che un simile evento avrebbe nello scuotere, in positivo, un settore che vive negli ultimi tempi una costante crisi. “Nell’ambito della missione, centralità e dimensione della nostra struttura espositiva – spiega Bogliari – si intende concorrere all’organizzazione di una fiera a carattere nazionale e internazionale, per offrire un’occasione di rilancio di un settore altamente qualitativo ed estremamente importante per la valorizzazione del sistema economico regionale”.
All’interno dell’arcipelago delle attività collegate all’indotto della ceramica sono stati già da tempo presi i contatti con istituzioni e centri artigianali locali, nonché con le associazioni di categoria, ma sembra giunto ormai il momento di stringere i tempi.
E in questa direzione si muovono le istituzioni e le associazioni di categoria locali che hanno avuto proprio ieri un incontro in Regione per definire la strategia unitaria da adottare nonché le misure da prendere in tema di investimenti e promozione.
“Stiamo riformulando ogni manovra di intervento per sollevare un settore in costante crisi – spiega Mario Damiani, direttore dell’associazione italiana delle città della Ceramica nonché membro del Consiglio nazionale della Ceramica – che si piega alle inevitabili contingenze di un mercato sempre più difficile dove alla concorrenza delle produzioni della Cina si intreccia la crisi dollaro-euro. A breve verrà realizzato un Comitato tecnico a cui penderanno parte Sviluppumbria, Gepafin, Camera di commercio e i comuni interessati per impiegare in modo unitario, senza disperdere forze e energie, i fondi al fine di risollevare un settore che vede in Umbria impiegati circa 3500 addetti e che conta il 50 per cento della produzione nazionale. Al tavolo di ieri – conti-
nua Damiani – si è anche parlato dell’evento da organizzare all’Umbriafiere, una mostra internazionale per portare sul territorio i potenziali acquirenti fornendo loro la garanzia di un marchio di qualità che proprio per questo si distingua dalla produzione imitativa straniera”.
D’accordo anche il presidente Bogliari nel rilanciare il progetto con il pieno concerto di associazioni e istituzioni.
“L’evento di una fiera internazionale a Umbriafiere – precisa infatti Bogliari – oltre ad affrontare le tematiche del comparto, deve riuscire a coinvolgere operatori economici internazionali, particolarmente interessati ad un prodotto di qualità e non alle imitazioni e contraffazioni dei paesi asiatici che attivano una concorrenza non corretta anche e soprattutto per il trattamento retributivo-contributivo degli addetti alla produzione. La lunghissima storia dei nostri produttori – continua Bogliari – è garanzia di qualità ed innovazione”. La ceramica umbra infatti, per la sua storia, la propria cultura e per quanto rappresenta in Italia, all’interno del sistema produttivo di settore, ha le carte in regola per affrontare le attuali problematiche, pretendendo il coinvolgimento e il sostegno delle organizzazioni politico-economiche regionali e nazionali.
“Già nel 2004 – spiega il presidente – il Centro Fieristico è stato sede di un’iniziativa che ha visto l’esposizione di pezzi unici delle trentatre Città italiane della ceramica. Ora i tempi sono maturi per una manifestazione che può diventare un appuntamento annuale di rilievo, per la valorizzazione di una produzione che da sempre porta a far conoscere l’Umbria fuori dai suoi confini”.

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