BASTIA UMBRA Una città dentro la città pensata come un immenso giardino, dove realizzare una sorta di moderna Eden Rock e altre strutture dedicate a diversi sport tradizionali e innovativi, per fare di Bastia Umbra un polo sportivo di eccellenza a livello regionale.
E’ questo il sogno – finora rimasto chiuso nel cassetto – contenuto nello studio di fattibilità della “Città dello sport” (nella foto) presentato ufficialmente nel maggio 2012 dall’avvocato Fabrizia Renzini (delegata al progetto, ma all’epoca non ancora assessore) e quindi messo in standby in attesa di contatti con imprenditori privati pronti a credere e investire nell’ambizioso progetto. Ora, a distanza di un anno, qualcosa potrebbe muoversi. E’ notizia recente, infatti, che due soggetti privati interessati al piano per il polo sportivo hanno partecipato a un bando per aderire a dei finanziamenti a fondo perduto messi a disposizione dall’Unione Europea. Una manovra che potrebbe contribuire a mettere in moto il progetto, il quale prevede la realizzazione di un vasto polo sportivo nell’area verde che si estende intorno alla piscina comunale di via Hoechberg.
Ipotesi e previsioni che tuttavia, per il centrosinistra, hanno tutta l’aria di essere destinati a rimanere per sempre chiusi nel cassetto. “L’amministrazione – si legge nel documento diffuso all’inizio di agosto dai partiti del centrosinistra – ha preferito gettare ingenti risorse per presentare un mega progetto di nuova città dello sport che non vedrà mai la luce”, quando invece avrebbe potuto “completare la realizzazione della piscina esterna del centro nuoto”, un’opera “di grande necessità per il periodo estivo e particolarmente avvertito dalla cittadinanza”.
Sara Caponi