Bastia

Un tavolo per la Hemmond

Bastia, sono circa 250 i lavoratori del comprensorio che lavorano nell’indotto dell’azienda fallita


Comune, Cna e Confartigianato insieme per monitorare la crisi


BASTIA UMBRA – Per seguire costantemente gli sviluppi della vicenda che vede coinvolte le numerose aziende contoterziste (o faconiste) della Hemmond si è costituito un tavolo locale in accordo tra l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria Confartigianato e Cna. E’ questo il risultato della riunione che si è svolta presso la residenza municipale di Bastia Umbra alla presenza di Cna e Confartigianato e alla quale hanno partecipato numerose imprese artigiane del comprensorio “contoterziste” della ex Hemmond. Presenti il sindaco Francesco Lombardi e rappresentanti politici locali dei vari schieramenti. Le imprese, che complessivamente danno lavoro ad oltre 250 dipendenti, lamentano la grave situazione finanziaria che si trovano costrette a subire a seguito del fallimento dell’azienda. Le aziende artigiane che lavorano per la Hemmond sono quelle che pagano più pesantemente le conseguenze del fallimento dell’azienda, dato che non hanno avuto la possibilità di veder onorati i crediti vantati nei confronti dell’azienda nella precedente gestione, né in quella, successiva, dell’imprenditore abruzzese Ferrante che l’aveva rilevata.
La grave situazione che si è venuta a creare intorno alla Hemmond oltre a determinare una scia di recriminazioni, di fatto lascia le imprese artigiane faconiste in una situazione di estrema sofferenza finanziaria che ne mette in discussione la sopravvivenza. In molti casi, infatti, sono queste imprese artigiane monomandatarie, che negli ultimi anni avevano effettuato investimenti in macchinari ed attrezzature proprio per far fronte alle commesse richieste dalla Hemmond. Una situazione grave, che l’amministrazione comunale in questi mesi ha seguito con grande preoccupazione, anche attraverso incontri che ci sono svolti con i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali al fine di contribuire a trovare una soluzione. “E’ questa una situazione pesante – ha detto il sindaco Lombardi – che impoverisce fortemente il territorio di quella subfornitura qualificata del settore tessile che aveva consentito alla Hemmond di svilupparsi sul mercato. Ma è un grave colpo per l’economia e la realtà sociale bastiola nel suo complesso, con la prospettiva di vedere presto 250 persone costrette a cercare una nuova occupazione”. Lombardi, esprimendo la ,piena solidarietà del Comune di Bastia Umbra alle imprese ed ai lavoratori coinvolti in questa vicenda, ha assicurato che si attiverà per quanto di sua competenza presso le sedi istituzionali per attivare iniziative utili a impedire che questo patrimonio di imprese non vada perduto. Al contempo, auspicando che l’inchiesta in corso da parte della Procura della Repubblica faccia chiara luce sulle somme finanziarie disponibili prima del fallimento, così come sulle rimanenze di magazzino e sui filati al fine di stabilire eventuali responsabilità ad ulteriore danno dei lavoratori e delle imprese faconiste, il sindaco sollecita le autorità competenti a gestire in tempi rapidissimi la fase della liquidazione fallimentare dell’azienda, assumendo sollecitamente tutte le decisioni che consentano un eventuale nuovo avvio dell’iniziativa imprenditoriale della ex Hemmond.

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