Bastia

Un piccolo orto antico da salvare

Edificio tra le vie Veneto e San Vitale, a rischio le vecchie mura
 
 BASTIA UMBRA – Dopo la notizia dell’adozione da parte del consiglio comunale del piano attuativo di iniziativa privata sul lotto che comprende il vecchio edificio all’angolo tra via Veneto e via San Vitale, “c’è un grave pericolo che corre quel fazzoletto di terra, e che mette ancora oggi in evidenza il piccolo tratto di mura del XVI secolo costruito, molto probabilmente, su fondazioni più antiche”. Lo dice preoccupato un gruppo di cittadini del quartiere. “Noi – spiegano dispiaciuti – abbiamo sempre sognato ed auspicato che quel vecchio orto divenisse uno spazio di verde pubblico in una zona che ne è completamente priva. Invece, la sola logica del profitto rischia di prevalere ancora una volta, distruggendo uno dei pochi spazi verdi rimasti nel centro storico, per far posto ad un edificio con una volumetria di gran lunga superiore a quella esistente e prevedendo pure l’abbattimento di alcuni alberi quasi secolari. Il nuovo edificio, attraverso una rampa di accesso ai garages, si metterebbe a contatto con le mura, compromettendone sia la stabilità che la suggestiva vista libera da qualsiasi ostacolo che oggi le distingue dagli edifici limitrofi, grazie allo spazio verde”. Ma i cittadini vogliono essere ottimisti. E dopo la bocciatura della “monetizzazione” degli standards urbanistici da parte del consiglio comunale, auspicano che si riveda tutto il progetto dell’area. “Non vogliamo assistere – affermano – ad un’altra brutta pagina di cronaca cittadina. Dove si sacrifica un quartiere ed i suoi abitanti, perché non si può certo negare che, con la presenza di un grande edificio, con i suoi nuovi residenti, i problemi non aumenteranno in termini di servizi, parcheggi, verde pubblico. Perché allora non ricostruire dove oggi è il vecchio edificio, con la stessa volumetria e con la dovuta distanza dai vecchi fabbricati che sorgono accanto su via Veneto e via Piave? Un nuovo edificio da integrare in un contesto più antico, che rispetti le caratteristiche architettoniche e le tipologie già presenti, come quelle dei due grandi edifici dello stesso isolato, costruiti negli anni ’90 a ridosso della chiesa di S. Rocco. Infine, perché realizzare un prolungamento di via Clitunno? Non risolverebbe certo qualche problema di viabilità; non è forse allora meglio destinare quella superficie a verde o a parcheggi?”.

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