Alla stretta finale la costruzione dell’impianto fotovoltaico

BASTIA UMBRA (al.ga.) – “Sono in fase avanzata i lavori per la realizzazione del parco fotovoltaico tra via Costa e via del Popolo di Bastia Umbra“: lo segnala Erigo Pecci, il consigliere comunale del gruppo del Partito Democratico, che ne racconta e riassume i dettagli tecnici. Tra questi, vale la pena di ricordare che il progetto prevede un investimento di circa quattordici milioni d’euro e sarà tra i più importanti dell’Umbria con una potenza da 3.213 Mwp. Il tutto interesserà una superfice di otto ettari tra via Costa e via del Popolo, con una previsione complessiva di produzione annua d’energia totale pari a 3.947.465 Kwh e utilizzerà moduli con tecnologia in silicio monocristallino a alta efficienza; ciò porterà a un risparmio di combustibile pari 737 tonnellate annue, evitando emissione di anidride carbonica per 1.957.414 Kg annui. “Avremo, pertanto, una nuova risorsa che migliorerà l’ambiente, favorirà lo svilup po, promuoverà ricerca e innovazione, creando lavo ro e vantaggi per lo stesso comune, che potrà avvaler si, per la pubblica illuminazione e la produzione d’energia, di un prezzo fisso non legato ai continu aumenti dei costi energetici” sottolinea il consigliere Pecci. “La precedente amministrazione, in particola re il team dell’assessorato allo Sviluppo economico sostenne fortemente quest’iniziativa per la produzio ne dell’energia pulita e un nuovo sviluppo sostenibi le; l’interesse del comune venne rafforzato dalla par tecipazione al progetto dell’Università di Perugia che installerà nell’area un laboratorio di ricerca per l’otti mizzazione dei rendimenti di produzione e lo stoc caggio di idrogeno ricavato da fonte rinnovabile”.

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comments (11)

  • Non è chiaro! 14 milioni di euro di investimenti previsti significano almeno 25 effettivi al termine dei lavori che non è dato conoscere; 8 ettari di spazio occupato più quello circostante di rispetto, per un comune piccolo come il nostro, non mi sembra il massimo!
    Possibile che in tutta l’Umbria non ci fosse uno spazio più adatto? E se la precedente amministrazione per accontentare la propria costola verde, ecologista, denuclearizzata, eco-compatibile ecc. ecc. ha voluto immolare la città su questo altare, QUALI SARANNO IN CONCRETO I VANTAGGI PER I BASTIOLI? QUANTO PAGHEREMO DI MENO LA BOLLETTA DELL’ ENEL?

  • Il sig. Pecci farebbe meglio a non sventolare quest’ opera….. Mi sta bene il risparmio. l’ energia pulita e tutto ma mettere 8 ettari di pannelli in mezzo ad una vallata, tra due case e davanti ad un’ agriturismo è il massimo !!!!!!! Adesso quando andremo ad assisi o Bettona ci spechieremo su 8 ettari di specchio, sarà favoloso vedere quel bel capolavoro dalle colline vicine…… alla faccia del rispetto per l’ impatto ambientale …Complimenti!!!!!!!1

  • 8 ettari sono anche pochi se impegnati in modo così intelligente e produttivo.

  • …..”Stoccaggio di idrogeno ricavato da fonte rinnovabile” ….
    L’idrogeno è FORTEMENTE ESPLUSIVO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    In mezzo alle case !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    C O M P L I M E N T I

  • Credo che da qualche parte bisogna pur iniziare, mettere un parco fotovoltaico e/o eolico o altro sui monti o sulle colline, dal punto di vista ambientale, sia ancora peggio di quello chi si sta costruendo in via Costa. E’ senza dubbio meglio avere nei pressi delle abitazioni una tale risorsa, facilmente asportabile e senza inquinamento, che una centrale nucleare con tutto quello che ne consegue. La politica dovrebbe favorire lo sviluppo del fotovoltaico in ogni abitazione, utilizzando tutti i tetti già esistenti sia delle abitazioni o ancor meglio di stalle, rimesse e tutto ciò che passa essere utilizzato allo scopo. Tale trasformazione porterebbe un sensibile e istantaneo abbassamento delle spese sia eletriche che di riscaldamento per le nostre famiglie. Purtroppo le chiacchiere sono tante ma i fatti pochissimi, chissà perchè?

    • Purtroppo la realtà non è questa…. e se propio si deve iniziare fateli fare vicino alle vostre case… no?

    • comunque è tanto business rimane il fatto che i costi sono alti per avere una fonte dalla produttività non continua, la produzione comunque di un fotovoltaico sicuramente non coprirà mai le effettive esegienze pertanto l’impianto fotovoltaico è un’integrazione quindi la centrale nucleare o termoelettrica serve sempre.

  • 8 ettari tra i più nebbiosi di tutta la provincia: altissimo rendimento. very compliment!

  • Infatti l’ho già richiesto ma non so se mi verrà accordato, non sarà vicino alla casa, ma proprio sopra il mio tetto. Saluti

  • Cari amici Pecci scrive alcune inesattezze, perchè non sarà possibile utilizzare l’energia prodotta sulla rete comunale (perchè il comune non è proprietario dell’impianto). L’investimento è stato fatto da una società privata che ha preso in affitto terreni da un privato. Il comune che ha autorizzato l’impianto su un terreno agricolo, riceverà poche migliaia di euro l’anno. Chi ha affittato il terreno incasserà giustamente l’affitto e ha fatto un “affare” visto che a coltivare 8 ettari guadagnerebbe molto meno. Chi sicuramente ci guadagna è l’ambiente (se tutto andrà bene e i pannelli dureranno 20 anni), poi il progettista, poi i consulenti ed infine chi realizzerà l’impianto. Comunque una buona iniziativa anche se un po troppo invasiva.

  • Faccio una domanda da tecnico: è possibile reperire il documento dell’accordo tra Comune-Società-Università per capire di che cifre si parla? grazie

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